Tra gli effetti della psicosi legata alla diffusione del coronavirus, che continua a terrorizzare l’Italia, ce ne sono alcuni particolarmente spiacevoli, che mettono in mostra il lato peggiore dell’Italia. Tra questi la diffusione di alcune truffe che stanno già prendendo piede in queste ore concitate, con il Paese che ha superato quota 280 contagiati. E che, come spesso accade in questi casi, mettono nel mirino gli anziani, considerati più indifesi.
L’allarme arriva da Bologna, città dove una signora di 81 anni si è trovata a fare i conti con una donna che si è presentata alla sua porta, nella zona Massarenti in via Rimesse, spacciandosi come una funzionaria pubblica che si era attivata per dare aiuto ai cittadini. Dopo aver citofonato, la truffatrice ha detto che avrebbe aiutato la vittima a disinfettare alcuni oggetti per la sua sicurezza personale, tra cui anche il denaro maneggiato di recente.
Come facile intuire, si trattava ovviamente di un inganno: una volta in casa, la sconosciuta ha sottratto alla signora la somma di circa 500 euro per poi darsi rapidamente alla fuga. Una volta che si è resa conto dell’inganno, la vittima ha subito allertato la polizia per raccontare quanto accaduto.
Il Comune di Bologna già nei giorni scorsi aveva messo in guardia da possibili truffe “a domicilio” come questa, rilanciando l’allarme della Croce rossa italiana: diversi comitati locali hanno riferito di una truffa telefonica su finti volontari che propongono test domiciliari sul Coronavirus, ma, sottolinea la Cri, “non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta”. Massima attenzione va rivolta soprattutto agli anziani, più spesso presi di mira in questi casi.
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