Vai al contenuto

Coronavirus, quei video-truffa delle persone che svengono ancora virali

Un video che circola ormai da tempo sui social, rimbalzando sui gruppi WhatsApp e Facebook, e che è l’esempio perfetto di come, nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus, fare allarmismo sia estremamente facile e piuttosto pericoloso. Una clip che era iniziata a circolare in realtà già nelle scorse settimane e che mostra persone cinesi svenire in strada o nei luoghi pubblici in diverse zone del Paese. Il tutto, si suggerisce nel filmato, a causa proprio della malattia che si è diffusa anche in Italia.

Una sequenza che è risultata in realtà la somma di vari spezzoni provenienti da filmati di origine diverse e per nulla legati al coronavirus: uno dei medici che si vede improvvisamente perdere i sensi, per esempio, era stato aggredito poco prima dai parenti di un paziente deceduto. La scena era stata ripresa dalle telecamere della struttura ospedaliera in cui lavorava ed era stata così montata insieme ad altre per mostrare “gli effetti del coronavirus sulla gente”.Peccato però che, nel frattempo, tante testate ci siano cascate in tutto il mondo, rilanciando la clip e contribuendo così alla psicosi dilagante ormai ovunque. Il DailyMail, per esempio, ha pubblicato il tutto sulla propria pagina web. Nei giorni successivi sono arrivati poi altri video che mostravano scene analoghe in tutto il mondo, sempre false. Le autorità di Macao si sono trovate a smentire le accuse di malori all’interno del Wynn Palace, sostenendo che non ci sia stata nessuna diffusione della malattia nonostante la presenza di clip che mostravano persone in preda a malori. Filmati vecchi e non legati alla malattia, in realtà.Filmati che non fanno che contribuire al panico in un momento in cui invece è quanto mai fondamentale mantenere la calma e comportarsi in maniera lucida, rispettando le indicazioni che vengono fornite dagli specialisti di tutto il mondo senza lasciare che sia la paura a influenzare le nostre vite.

Nella fabbrica dell’Amuchina: lavoro senza sosta per non lasciare l’Italia a secco

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure