“Quando tutto questo sarà passato vi chiedo due cose: non dimenticate chi è in prima linea oggi e chi non c’è più; e poi, quando partirete, perché riprenderemo a viaggiare, premiate l’Italia, premiate chi vive di turismo e oggi sta soffrendo tantissimo. Così facendo premierete anche le generazioni passate che stanno lottando insieme a noi”. Sono sempre parole di speranza quelle che ci regala Alberto Angela. Parole di un uomo che ama profondamente il suo Paese ed è abituato a scoprirne e a raccontarne il lato migliore. Abbiamo il dovere di ascoltarlo. Di fare nostra la sua lezione. Di partecipare, quando questo incubo sarà finito, alla ripartenza della nostra Italia.
Doveva essere “solo” una replica di “Stanotte a Venezia” e invece Alberto Angela ha regalato uno dei messaggi alla Nazione più motivante, incoraggiante, rassicurante e unificante tra quelli che sono rimbalzati in questi giorni tra tv, social e balconi. Un messaggio incentrato sul riconoscimento dell’impegno di tutti quelli che sono sul fronte delle corsie con coraggio e abnegazione, ma anche un messaggio che riesce a investire chi resta a casa, ligio alle norme, del ruolo di ‘salvatore’, di combattente che con il suo comportamento virtuoso protegge vite.
Una lotta che unisce l’Italia e che l’ha vista primo Paese in Europa a fronteggiare un nemico subdolo e sottovalutato. “Ma adesso siamo un modello per tutti gli altri”, dice Alberto Angela, che richiama l’unione del Paese evocando la forza del passato, la comune storia, la stratificazione dei tanti valori che si sono incrociati sul nostro territorio. “È come se tutte le generazioni passate fossero qui a combattere con noi. Forse è questo che ci rende unici, più forti degli altri”, dice Alberto Angela, che apre il suo intervento ricordando chi non c’è più e stringendosi a chi deve combattere anche col vuoto di una mancanza.
Cultura, resistenza, valori e memoria sono le parole chiave. Alberto Angela è riuscito a compattare speranze, responsabilità, comunità e futuro. E a commuovere. Diamogli retta, ora e dopo. Perché anche il passaggio sul premiare l’Italia e il turismo italiano è fondamentale. Quando sarà possibile tornare a pensare alle vacanze – vicine o lontane che siano – le nostre mete dovranno essere sul suolo nazionale. Grazie, Alberto Angela per queste tue parole. Ce n’era bisogno. [Il video è ripreso da TvBlog]
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