Boris Johnson è stato portato in terapia intensiva. A rivelarlo è il Guardian, che ha spiegato che la decisione è stata presa dai medici dopo che le condizioni del premier britannico si erano aggravate col passare delle ore. Al momento, secondo la testata inglese, “sarebbe perfettamente cosciente e il trasferimento sarebbe stato effettuato a titolo precauzionale, qualora la situazione peggiorasse al punto da richiedere la ventilazione”.
Johnson, che aveva ammesso pubblicamente di essere risultato positivo al Covid-19 dopo aver effettuato un tampone, nelle scorse ore era entrato al St Thomas Hospital di Londra in quanto aveva manifestato sintomi persistenti come tosse e febbre alta, che non accennavano a migliorare. La compagna, incinta e a sua volta positiva al coronavirus, si trova invece al momento in isolamento nella propria abitazione ma non destra preoccupazione.
Lo stesso Johnson, dopo che si era diffusa la notizia del suo ingresso in ospedale, aveva tentato di tranquillizzare i britannici spiegando: “Sono di buon umore, sono in contatto con la mia squadra e sono arrivato in ospedale per dei test di routine”. Una notizia che non aveva però fatto rientrare del tutto l’allarme, visto che in molti avevano avanzato dubbi sulle sue reali condizioni di salute.
Una prima notizia che parlava di uno spostamento in terapia intensiva del premier, pubblicata da un’agenzia di stampa russa, era stata smentita dagli organi ufficiali inglesi che l’avevano bollata come “semplice fake news”. Col passare delle ore, però, la situazione ha spinto i medici a decidere per una maggiora cautela visti i persistenti problemi di salute di Johnson.
Conte: “400 miliardi per la ripresa, una potenza di fuoco per rialzare la testa”