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Papa Francesco tira le orecchie ai cardinali: “Dovete donare per l’emergenza sanitaria”

Lui la sua parte l’ha già fatta, soprattutto in termini non economici. Ma anche da questo punto di vista papa Francesco si è dato da fare, visto che in questa emergenza coronavirus, appena pochi giorni fa, ha dato mandato all’Elemosineria vaticana di donare 60mila euro all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle strutture in prima linea nell’emergenza Coronavirus. In quel caso i soldi sono passati attraverso la diocesi lombarda per arrivare al direttore Generale dell’Ospedale bergamasco. Adesso, però, papa Francesco prende un’altra iniziativa, ed esorta i suoi cardinali a fare di più, a donare di più.

Costretto a recitare da solo le messe della Settimana Santa per colpa dell’emergenza coronavirus, papa Francesco ha deciso di chiedere ai cardinali assenti di far sentire la loro presenza in altro modo e cioè offrendo somme di denaro da destinare all’emergenza sanitaria in Italia. Ancora una volta l’iniziativa del Pontefice arriva attraverso l’elemosineria vaticana presieduta dal Cardinale Konrad Krajewski.

Come spiega una nota della stesa Elemosineria Apostolica, ripresa da Fanpage, ai prelati è stato inviato un messaggio firmato dall’Elemosiniere in cui si invitano tutti i prelati alla solidarietà in questo momento difficile per “partecipare alle sofferenze di quanti sono nella prova”. L’appello è rivolto a tutti i Cardinali, agli Arcivescovi, ai Vescovi e ai Prelati che compongono la Cappella Papale e cioè a tutti i superiori ecclesiastici della Curia Romana, vale a dire i circa 250 tra capi dicastero, segretari e altri prelati. “Il Santo Padre deciderà poi la destinazione dell’elemosina raccolta per l’emergenza sanitaria”, precisa il messaggio.

“A causa della pandemia da Covid-19, le celebrazioni liturgiche presiedute dal Santo Padre nella Settimana Santa saranno vissute senza la presenza di quanti, in conformità al Motu Proprio Pontificalis Domus, compongono la Cappella Pontificia” afferma l’Elemosineria in una nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede. Per questo l’Elemosiniere chiede a tutti i prelati “di essere uniti intimamente e in modo speciale al Pontefice, Vescovo di Roma che presiede alla comunione universale della carità, attraverso un’offerta”.

 

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