Patriota, europeista. Pronto a tendere la mano a Conte allineandosi alle posizioni di certi vecchi rivali, in primis Romano Prodi, sul fronte Mes. In antitesi nettissima con l’opposizione che stanno portando avanti Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che continuano a cannoneggiare Palazzo Chigi anche durante la crisi. Si potrebbe quasi parlare di una nuova discesa in campo per Silvio Berlusconi, uscito da un lungo isolamento per ricollocare la sua Forza Italia nella casella che gli spetta sullo scacchiere politico italiano. Quella di un partito di destra responsabile, che antepone il bene del Paese agli interessi personali. Una nuova narrazione che, nel mezzo dell’emergenza sanitaria, sta dando i suoi frutti.
Berlusconi ha letto e assorbito in silenzio, sofferente, gli aggettivi che i giornali gli appiccicavano addosso negli ultimi mesi, dipingendo un leader ormai al capolinea, politicamente morto, schiacciato dall’avanzata di forze sovraniste che continuavano a fagocitare voti su voti. Ha accettato a malincuore il ruolo di ultima ruota del carro nello schieramento di centrodestra dominato da Salvini e con la Meloni in ascesa, mentre Forza Italia continuava nella sua picchiata verso il basso. Il tutto in attesa del momento buono per prendersi la sua rivincita. Momento che il destino gli ha da poco consegnato.
A confortare il Cavaliere, dal sorriso ritrovato, è un sondaggio pubblicato da Demos Marketing International: il 78% degli italiani sarebbe favorevole a un governo di unità nazionale appena terminata la crisi. Un esecutivo bipartisan del quale Mario Draghi potrebbe essere la guida, e nel quale Silvio Berlusconi tornerebbe a svolgere un ruolo di primissimo piano.
Le idee dell’ex premier, rinfrancato da un ritrovato feeling con almeno una parte dei suoi vecchi elettori, hanno fatto breccia anche nella Lega. Una parte del Carroccio, quella che si gravita intorno al vicesegretario federale Giancarlo Giorgetti, cerca da tempo di convincere Salvini a cambiare strategia, consapevole del fatto che in momenti di crisi l’idea del “andiamo avanti da soli” non paghi. I sondaggi, d’altronde, raccontano un’improvvisa battuta d’arresto per i verdi, fortissimi fino a qualche mese fa. E allora bene prendere in considerazione l’idea di una svolta moderata, di un ritrovato senso di responsabilità. Lasciando alla Meloni la scelta sull’isolarsi o aderire a sua volta.
La Lega si ammutina al Capitano: “Possiamo andare avanti anche senza Salvini”