Il desiderio di Fozia Hanif di abbracciare il suo bambino, non potrà mai più essere realizzato. La donna di soli 29 anni, dipendente del tribunale di Birmingham, è morta in un reparto di terapia intensiva dove era stata ricoverata in seguito all’aggravamento delle sue condizioni, dopo essere risultata positiva al Covid-19. La giovane neo mamma ha fatto in tempo a partorire prima di morire. Il suo decesso si è verificato 6 giorni dopo la nascita di suo figlio, un bimbo che per fortuna non è positivo al coronavirus, ma che però non ha mai potuto stare tra le braccia della donna. Un triste epilogo per la neo famiglia inglese, finito in tragedia a causa di questo infausto virus che non risparmia proprio nessuno: “Era davvero felice, ha visto la foto del nostro bambino che gli infermieri hanno stampato per lei”, ha detto suo marito Wajid Ali, col quale era spostata da quasi sette anni, a ITV News. “Stava trattenendo le lacrime e diceva: guarda, è il nostro bambino e torneremo a casa presto … quella è stata l’ultima volta che le ho parlato”.
Fozia, che lavorava presso i servizi di libertà vigilata del tribunale di Birmingham, Regno Unito, era stata portata in un reparto di recupero dopo il parto, ma poi trasferita in un’unità di terapia intensiva in quanto le sue condizioni rapidamente si erano aggravate. Potrebbe aver contratto il virus durante un controllo pre-parto, quando le è stata riscontrata una leggera febbre, purtroppo sintomo di qualcosa di ben più grave. Un anno fa aveva perso il suo primo figlio. Suo marito ha raccontato: “Il test è risultato positivo ma il giorno dopo hanno detto che era un caso lieve e poteva tornare a casa. Dopo quattro giorni ha avuto difficoltà a respirare e abbiamo chiamato l’ambulanza”.
La neo mamma non ha potuto vedere nessuno durante il ricovero nel reparto maternità: le è stato consentito solo di fare qualche telefonata. E come detto, viste le sue condizioni, non ha potuto vedere il suo bambino se non in foto prima di morire. Il piccolo è risultato negativo per il Coronavirus, ma rimane in ospedale sotto stretta osservazione.
La famiglia della 29enne è chiaramente “devastata” dalla sua morte improvvisa: “Ci siamo sostenuti a vicenda, fratelli, nipoti, tutti – ha detto suo padre Nabil -. Era una piccola superstar nella nostra famiglia. E’ stata una fonte di ispirazione per tutti noi”.
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