Andrea Scanzi attacca, Vittorio Sgarbi risponde. Al centro, una polemica francamente evitabile, come tante tra quelle che al nostro Paese e al suo popolo social sembrano piacere così tanto, e che ha per oggetto il ritorno in Italia di Silvia Romano, la ragazza rapita in Kenya nel 2018 e finalmente liberata dopo 18 mesi di prigionia. Un evento che ha spinto molti opinionisti e giornalisti a vomitare il peggio di sé, tastiera alla mano. Tra questi proprio il critico d’arte e sindaco di Sutri, che in rete ha invocato addirittura gli arresti per la giovane, colpevole di essersi convertita all’Islam.
“Se mafia e terrorismo sono analoghi – era stato il post di Sgarbi per commentare la vicenda – e rappresentano la guerra allo Stato, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata (in Italia è comunque agli arresti domiciliari) per concorso esterno in associazione terroristica. O si pente o è complice dei terroristi”. Un messaggio che aveva scatenato la rabbia di molti utenti e la replica di Scanzi: “Quando l’arteriosclerosi arriva, non ha pietà. Arrestate Vittorio Sgarbi, o quel che ne resta. È moralmente oltre ogni vomito”. Finita qui? Macché.
Punto nell’orgoglio, Sgarbi si è seduto nuovamente davanti allo schermo per vomitare tutto il suo odio contro il giornalista: “Poveretto,da quando l’ho tramortito non si è più ripreso. È come un pugile suonato. Mai un pensiero, mai un’idea. Sotto i capelli a chiazze, per la grave alopecia, niente. Discotecaro tramortito, emana un cattivo odore perché, notoriamente, si lava poco”.
E poi via, in un crescendo di raffinatezze tipico del sempre elegante e pacatissimo Sgarbi: “Abituato a pratiche sadomaso, è contento di prenderlo nel c… da Conte, e aspira a prendere il posto di Rocco Casalino. Ma non lo vogliono perché porta male”. Omofobia, ignoranza, volgarità gratuite. Parole che si commentano da sole. E che sono, sostanzialmente, un’efficace sintesi del (poco) pensiero di Sgarbi da tanti anni a questa parte.
“Arrestate Silvia Romano”: il delirante post di Sgarbi, coperto di insulti dagli utenti