Fino a quale settimana fa il presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov aveva dato ai suoi concittadini consigli per come gestire il coronavirus, evitare i contagi e limitare i sintomi in caso di positività: una cura a base di limone, miele e aglio che a suo dire avrebbe avuto effetti miracolosi. Di colpo, però, la strategia comunicativa è cambiata: chiusura delle frontiere e ordini feroci alla popolazione di restare a casa. Una cambio di strategia drastico legato anche alle stesse condizioni di salute del premier.
Secondo la stampa locale, infatti, Kadyrov sarebbe risultato positivo al coronavirus e sarebbe a Mosca per sottoporsi alle cure del caso. Come raccontato dal Corriere della Sera, “i
l quarantatreenne presidente sarebbe in situazione critica, con il 70% dei polmoni danneggiati secondo Baza, un canale di gossip sul social Telegram. Un’altra fonte parla invece di un danno al 50% dei polmoni. Anche le agenzie di stampa russe Tass, Interfax e Ria Novostni hanno confermato la notizia sulla base di indiscrezioni ottenute da sanitari della capitale”.Secondo le indiscrezioni Kadyrov sarebbe giunto sull’Airbus 319 personale da 75 milioni di euro. Dubbi erano sorti perché nelle ore precedenti su Vkontakte, un altro canale social, lo stesso leader ceceno aveva postato gli auguri al ministro della Difesa Sergej Shoigu. In molti si sono chiesti se a scrivere non fosse stato in realtà un collaboratore, anche se il servizio stampa non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. In Cecenia i malati fino ad ora accertati sarebbero un migliaio su una popolazione di un milione e mezzo di abitanti. Le vittime registrate sono appena undici. Secondo quanto ha riferito il giornale indipendente Novaya Gazeta, è possibile che molti dei contagiati non vengano dichiarati dai parenti per timore di ritorsioni da parte delle autorità locali. I test effettuati sono pochissimi e così molte persone non sanno se sono positive al virus o meno.
Dati in ritardo e criteri non uniformi: il monitoraggio tra Regioni è un rebus