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Meloni, che errore in diretta tv: “Pap test per individuare cancro al seno”

Una gaffe, uno svarione, un errore grossolano… Come definire l’uscita di Giorgia Meloni in diretta tv? “Pap test per individuare il cancro al seno”, è questa la frase grossolana pronunciata da Giorgia Meloni parlando in tv della ripartenza nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus e della sanità italiana. Intervenendo nel corso del programma di Rete 4 Quarta Repubblica, la leader di Fratelli d’Italia ha legato il test di Papanicolaou, esame citologico per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell’utero, al tumore al seno, che in realtà si diagnostica con la mammografia e altri esami oncologici.

Come ricostruisce TPI, rispondendo alle domande di Nicola Porro l’esponente della destra ha affermato: “Ci siamo accorti che la sanità in Italia è ancora bloccata? Noi abbiamo sul tutto il territorio nazionale ospedali che in attesa di queste terapie intensive che avrebbero dovuto riempirsi hanno smesso di fare il Pap test. In Italia però si muore anche di cancro al seno. E quindi, i pap test possiamo ricominciare a farli? Gli screening oncologici, le cose ordinare che gli ospedali fanno, secondo me bisogna riprendere a farle”.

L’errore di Giorgia Meloni non è sfuggito ai telespettatori. E sui social diversi utenti hanno segnalato lo scivolone e condiviso un breve video con le affermazioni della presidente di Fdi. “La Meloni è una donna molto creativa”, ha ironizzato qualcuno su Twitter. Il Pap test, in realtà, è un esame di screening, che si effettua cioè anche in donne sane senza alcun segno di possibile malattia. Lo scopo è individuare precocemente tumori del collo dell’utero o alterazioni che col passare degli anni potrebbero diventare tali.

L’introduzione del Pap test ha contribuito significativamente a ridurre la mortalità per tumore del collo dell’utero (anche detto della cervice uterina) per cui andrebbe eseguito con regolarità, ogni tre anni, da tutte le donne dopo l’inizio dell’attività sessuale o comunque a partire dai 25 anni di età. L’esame si effettua con le stesse modalità di una visita ginecologica, durante la quale si applica lo speculum, uno speciale strumento che dilata leggermente l’apertura vaginale in modo da favorire il prelievo. Su questo campione, in laboratorio, si farà l’esame citologico, sulle cellule esfoliate dal tessuto di rivestimento della cervice, esaminandole con appositi metodi di colorazione e un approfondito esame computerizzato.

 

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