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Grillo-Di Battista, è rottura. I Cinque Stelle si spaccano in due

Che all’interno del Movimento Cinque Stelle le tensioni siano sempre più forti, mese dopo mese, è ormai evidente. A sottolinearlo con forza, invece di lanciare segnali distensivi, è stata una delle figure più forti della galassia pentastellata, quell’Alessandro Di Battista che molti vedono ancora come futuro leader del partito. E che, intervistato su Rai3 nel corso del programma In Mezz’ora in Più, ha lanciato la sua personalissima sfida al fondatore Beppe Grillo. 

Di Battista ha prima ribadito la sua fiducia nel presidente del Consiglio garantendo che “non deve temere picconature da parte del sottoscritto”. Poi ha alzato il tiro: “Il M5s deve organizzare un congresso, un’assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un’assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà. Se Conte vuole fare il leader del Movimento si deve iscrivere al M5s e partecipare al prossimo congresso”.Chi non ha gradito il proclama è stato Beppe Grillo, pronto a rispondere su Twitter: “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo pensavo di aver visto tutto…ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta”. Parole alle quali Di Battista ha replicato all’agenzia Lapresse: “Evidentemente siamo in dissenso”, per poi aggiungere su Instagram “Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente spiegando perché”.Concetto poi ribadito dallo stesso Di Battista su Facebook: “Ho sempre preso posizione e sono consapevole che farlo ha un costo. Faccio politica sì, perché mi pare un diritto ed anche un dovere. Ho chiesto che il Movimento discuta di proposte, soluzioni, linee future in uno spazio democratico e di confronto. Chiamateli Stati generali, Assemblea, Congresso….come vi pare. Ma sono urgenti perché è bene che il Movimento si faccia carico del disagio sociale che sta arrivando prima che se lo facciano coloro che l’hanno provocato!”.

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