Il centrodestra raggiunge l’accordo per le Regionali: andrà compatto e si spartirà i candidati. Stefano Caldoro in Campania, Raffaele Fitto in Puglia, Francesco Acquaroli nelle Marche e Susanna Ceccardi in Toscana, già nota frontman della Lega in regione. Nessuna faccia nuova, dunque. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi hanno deciso per l’usato “sicuro”. Il voto autunnale dirà se le scelte sono state azzeccate. “Il centrodestra ha individuato la squadra migliore per vincere le elezioni nelle Regioni che andranno al voto a settembre e, soprattutto, portare il buongoverno in quelle che oggi sono male amministrate dalla sinistra”, annunciano Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini in una nota congiunta.
Come riporta Il Fatto Quotidiano, “al di là dei comunicati di circostanza, si può già registrare che la Lega incassa due posti di candidato governatore, esattamente gli stessi di Fratelli d’Italia. Anzi pure meno, visto che oltre alla Ceccardi, per il Carroccio era praticamente ovvia e scontata la ricandidatura di Luca Zaia in Veneto. Il partito della Meloni, invece, impone il deputato Acquaroli nelle Marche, dove nel 2015 arrivò terzo (ma era sostenuto solo da Fdi e dalla Lega)”.
“In Puglia torna la faccia di Raffaele Fitto, politico di lungo, lunghissimo corso. Figlio d’arte – il padre Salvatore fu presidente tra il 1985 e il 1988 – governatore dal 2000 al 2005 (l’ultimo di centrodestra, prima dell’arrivo di Nichi Vendola e Michele Emiliano), poi ministro per gli Affari regionali del governo Berlusconi, Fitto da qualche tempo ha smesso i panni dell’antico democristiano per svoltare a destra: alle ultime europee è stato eletto a Bruxelles con Fratelli d’Italia”.
Forza Italia invece, volendo considerare autonomo Giovanni Toti – ex portavoce di Berlusconi, ora leader di un suo movimento, Cambiamo – ricandidato in Liguria, incassa il ritorno di Caldoro in Campania: “È la terza volta dal 2010. E sempre contro Vincenzo De Luca. Dieci anni fa l’ex socialista convertito al berlusconismo vinse le regionali contro l’ex sindaco di Salerno, cinque anni dopo uscì sconfitto sempre dallo stesso candidato del Pd. Adesso i due si giocano la bella”.
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