Erano andati all’acquapark per trascorrere una giornata di relax insieme ai loro figli, e invece la gita fuori porta si è trasformata in un incubo. E’ successo ad una coppia di papà con due bambini di 3 e 6 anni, che nei giorni scorsi avevano deciso di visitare l’Acquapark Blu Paradise di Orbassano, a Torino. Arrivati in cassa però la coppia gay si è vista rifiutare lo sconto riservato ai nuclei familiari: “Non siete una famiglia”, si sono sentiti dire i due papà dall’addetto allo sportello del parco. Una frase che ha ferito profondamente la coppia e che è stata giudicata “inaccettabile” dalla Uil Diritti di Torino, sindacato che si occupa di lavoratori lgbtqi.
Quando la coppia di papà si è presentata alla cassa chiedendo la riduzione del prezzo, come previsto dal regolamento per le famiglie che si recano all’Acquapark di Torino, i responsabili alla cassa si sono rifiutati di applicarlo. La giustificazione, secondo quanto riportato dal sindacato, è stata che in questo modo “in molti potrebbero fingersi una coppia omogenitoriale” e quindi strappare uno sconto a cui non avrebbero diritto. I due papà, inizialmente, hanno cercato di far valere le proprie ragioni, davanti ai due bambini increduli. Poi, hanno preferito andare via, rinunciando quindi all’ingresso al parco acquatico.
“Era la prima volta che andavano in quella struttura, hanno saputo dello sconto e l’hanno richiesto ma la risposta è stata secca: ‘Solo per le famiglie e voi non lo siete’. Quando loro hanno ribadito di esserlo, la struttura si è rifiutata. E non sarebbe neanche la prima volta che succede – ha spiegato Gabriel Guglielmo, attivista della Uil Diritti di Torino che si occupa dei diritti di lavoratori lgbtqia – Si stanno attivando le associazioni del torinese per affrontare la vicenda, non possiamo pensare che passi inosservata questa presa di posizione contro le famiglie arcobaleno”.
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