In un governo alle prese con mille tensioni, in cui si ragiona ormai in maniera spedita sull’ipotesi di un rimpasto che serva a tacitare gli animi e togliere di mezzo le figure più discusse (in primis la Azzolina), c’è un argomento che continua a tenere banco, al momento non urgente ma di importanza capitale: trovare il successore di Mattarella. Non è un mistero, d’altronde, che per Pd e Italia Viva la scelta del nuovo presidente della Repubblica sia uno dei motivi per cui l’esperienza giallorossa non è ancora terminata.
L’obiettivo principale è quello di evitare che la scelta del capo dello Stato, nonché presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, possa cadere nelle mani del centrodestra. E proprio per questo è fondamentale evitare le elezioni in un momento in cui Salvini & co. potrebbero uscirne vincitori. Con l’interrogativo di fondo che, però, rimane immutato: chi sarà il successore di Mattarella?
Nelle scorse settimane si era discusso parecchio dell’ipotesi di un bis del presidente, sulla falsariga di quanto accaduto con Giorgio Napolitano. Ma in queste ultime ore il Pd ha iniziato ad alzare la voce, rivendicando il proprio ruolo chiave per la tenuta del governo e avanzando una serie di ipotesi che vanno da Romano Prodi a Walter Veltroni. Renzi, di contro, ragiona sul nome di Pier Ferdinando Casini. A prendere piede con più forza di altri, però, è il nome di Paolo Gentiloni.
Gentiloni ha dalla sua l’apprezzamento delle principali cancellerie europee, che ne apprezzano il rigore e l’equilibrio nello svolgimento delle sue funzioni. E considerando che il futuro presidente della Repubblica dovrà innanzitutto smorzare le spinte anti-Ue, la sua figura potrebbe garantire il mantenimento degli impegni presi in questi anni. E allontanare gli spauracchi di Salvini da Bruxelles. Un dettaglio per niente da poco.
Gemelline di 26 giorni sbranate dal cane di famiglia: “Era geloso”