Che Danilo Toninelli avesse qualche problema nel rapportarsi con i militanti Cinque Stelle non è certo una cosa nuova, considerando quanto già in passato i rapporti fossero stati burrascosi anche a causa delle numerose gaffe dell’allora ministro. Nelle scorse ore, ecco l’ennesimo episodio a conferma di un appeal non certo ritrovato, con l’esponente grillino insultato al bar in mezzo a persone che gli chiedevano conto dell’alleanza con il Pd.
Il senatore ha a sua volta replicato, in un crescendo di tensione, prima di allontanarsi protetto dalla Digos. I presenti, intanto, gli rinfacciavano un po’ di tutto. In particolare, però, le parole con cui un tempo il Movimento descriveva i dem, toni ovviamente drasticamente diversi dall’avvento del governo giallorosso in poi. E così il confronto si è fatto via via più acceso. “Ricordo Di Battista con un cartonato del Pd piovra. Dicevate che sono il nuovo oscurantismo” incalza un ragazzo. Replica di Toninelli: “Io ti dico: guarda ai fatti e non guardare alle alleanze”.
“Prima facevano un sacco di porcate, oggi non fanno un c. di porcata. Perché ci siamo noi” è stato il tentativo di difesa di Toninelli. Poi ecco il capitolo Bibbiano. Di Maio aveva detto nel 2019 “Noi con il partito di Bibbiano non vogliamo avere nulla a che fare”. Nonostante la magistratura abbia di fatto smontato col tempo l’impianto accusatorio cavalcato dalla Lega, i militanti mostrano di non aver gradito l’ennesima promessa non mantenuta. Ma a quel punto Toninelli sbotta.
“Pensatela come c. volete voi. Siete qui per aggredirmi in dieci. Io sono sette anni che mi dimezzo lo stipendio. Sto difendendo i vostri interessi e non mi vieni a rompere i c.”. Finisce nel peggiore dei modi, con gli insulti a volare nell’aria mentre Toninelli si allontana. Lo specchio del momento difficile dei Cinque Stelle, impanati tra la voglia di avvicinarsi ulteriormente all’orbita Pd e quella di tornare repentinamente indietro.
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