Qual è il vero volto di Matteo Renzi? Se lo chiedono in tanti, compresi gli esponenti di Italia Viva che faticano a comprendere le intenzioni del loro leader, più indecifrabile che mai in questi giorni ad alta tensione. Un giorno il Rottamatore sembra deciso a tenere fede al proprio soprannome, più determinato che mai ad affondare Conte e chiudere l’esperienza giallorossa. Il giorno dopo è di nuovo lì a invocare coesione e scelte condivise, promettendo fedeltà agli alleati.
Renzi, d’altronde, ha ormai fatto della pericolosità il suo marchio di fabbrica. La recente storia politica italiana gli ha regalato, causa una serie di colpi di scena inaspettati, un inaspettato ruolo chiave per la sopravvivenza stessa della compagine giallorossa. Una posizione di importanza fondamentale che l’ex premier sta portando avanti a modo suo: rendendosi imperscrutabile. Persino sotto il lockdown, nel momento più difficile del Paese, era sembrato avversario di Conte più che suo compagno d’avventura. Ora invece, con la bufera che incombe, lo difende a spada tratta.
I precedenti rendono ancora più impronosticabile l’esito finale della partita. Renzi è pur sempre quello che rassicurava Enrico Letta, ai tempi presidente del Consiglio, con l’ormai celebre “Enrico stai sereno” lanciato a mo’ di hashtag alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi e diventato famoso per la sua inaffidabilità: soltanto 36 giorni dopo, l’ex sindaco di Firenze sarebbe infatti entrato a Palazzo Chigi in pompa magna. O quello che prometteva di ritirarsi dalla politica in caso di capitombolo al referendum del 2016. Mai parole furono meno veritiere. Al momento, in cima alla lista delle preoccupazioni di Matteo Renzi c’è la riforma della legge elettorale. Anche su quella, come su tutto o quasi, ha cambiato idea: era favorevole all’accordo 5 Stelle-Pd per una svolta proporzionale, ma ora che ha fondato Italia Viva sa che una soglia di sbarramento al 5% stroncherebbe sul nascere ogni sua ambizione. E così chiede a Conte di sabotare l’intesa tra i due alleati. Il futuro, tra Mes, riforma fiscale e dl Semplificazioni, è pieno di sfide. E le giravolte del Rottamatore sono probabilmente soltanto all’inizio.
Franceschini blinda Conte: “Non esiste un’alternativa a questo premier”