Durante il lockdown, costretti a casa e senza un lavoro, sono stati in molti a provare stress e tristezza per la situazione drammatica in cui versava il Paese. Ma Carmen Russo, milanese d’adozione, non si è data per vinta e invece di cedere all’angoscia si è armata di zappa e annaffiatoio per dedicarsi alla coltivazione del suo orto domestico. Dopo essersi ritrovata senza lavoro infatti, la donna ha messo a punto un giardino di casa, nel quartiere Baggio, a Milano. Inoltre, dopo aver scoperto di avere il pollice verde, Carmen ha creato il gruppo Facebook “Il mio e il tuo orto” che in poco tempo ha raccolto quasi mille iscritti, molto attivi nello scambio di consigli su temi green.
Un’idea per combattere la tristezza
L’idea dell’orto è arrivata “nel momento più difficile dell’emergenza coronavirus – ha spiegato la donna -, durante il lockdown. Mi sono trovata in disoccupazione e dedicarmi alla coltura mi ha distratto parecchio, salvandomi da quel periodo così triste. Coltivare il mio orto per me è stato un antidoto allo stress e devo dire che ho sentito tante altre persone a cui ha fatto lo stesso effetto”. In poco tempo l’orto di Carmen è diventato anche virtuale: “Ho creato un gruppo per noi appassionati. All’interno ci sono contadini e persone che hanno il mio stesso interesse. Tutto è nato per gioco, senza uno specifico obiettivo se non quello di creare uno spazio di distrazione e relax per tutti, oltre a rendere disponibili consigli su rimedi naturali o ricette con prodotti dell’orto”.Anche se ormai il suo orto è diventato una grande passione, Carmen ha deciso che non sfrutterà l’occasione per farlo diventare un vero e proprio lavoro. “Per me è solo una distrazione. Mi piace consumare ciò che produco e anche regalarlo agli amici. Sicuramente amo troppo l’attività dell’orto e non la abbandonerò, ma a settembre spero di trovare un nuovo impiego. Per 11 anni ho lavorato in un café di corso Magenta e prima del lockdown in un altro locale in zona Navigli. Però sono molto felice di questa esperienza: ho creato il gruppo per regalare un momento di leggerezza nel momento più duro dell’emergenza e le persone hanno risposto bene”.
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