Un Danilo Toninelli polemico, a caccia di rivincite, quello che ha commentato la sentenza della Consulta che riconosce come legittima l’estromissione di Autostrade dalla ricostruzione del ponte di Genova. E che dopo aver incassato i ringraziamenti di Luigi Di Maio ha festeggiato con il pugno chiuso l’approvazione del decreto Genova, che sanciva il commissariamento del Ponte. Abbandonandosi poi a una serie di dichiarazioni sopra le righe che hanno, ovviamente, subito fatto discutere.
“Se in Italia ci fosse una pena per le cazzate, le fake news, Meloni e Salvini prenderebbero l’ergastolo multiplo – ha insistito Toninelli – Oggi Salvini ha detto che non è sua la responsabilità della mancata revoca ai Benetton: ma dove stava Salvini quando era al Governo? Abbiamo fatto riunioni su riunioni per decidere, a Conte doveva essere dato l’indirizzo politico e Salvini non partecipava perché se la faceva sotto. Perché alla fine Aspi e Benetton in qualche maniera la Lega l’hanno finanziata e Salvini faceva il duro davanti alla telecamera ma nei fatti non ha mai voluto”.A Radio Cusano Campus, Toninelli ha poi allargato il giudizio sull’ex leader della Lega: “Oggi mi chiedo come abbiamo potuto allearci con un personaggio squallido e volgare come Salvini. Più Salvini mi attaccava sulle infrastrutture più era chiaro che stava difendendo potentati come i Benetton”.
Emanuele Filiberto lancia il suo movimento: “Vi dico come si chiama e cosa faremo”