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“Ciao Darwin” e Bonolis nella bufera. Le accuse dagli Usa: “Programma razzista”

“Ciao Darwin”, lo storico programma condotto da Paolo Bonolis è arrivato fino negli Stati Uniti, ma non per buoni motivi. È scoppiato infatti un caso internazionale sui social perché il programma è accusato di essere fondato su un format razzista, diseducativo e misogino. A tuonare contro lo show di Paolo Bonolis e Luca Laurenti è l’economista americano David Adler, che con un tweet diventato virale in pochissimo tempo si è detto allibito dalle logiche della trasmissione di Canale 5. Nello specifico, sotto la lente di ingrandimento c’è finita la puntata che vedeva sfidarsi la categoria “italiani” contro quella degli “stranieri”.

“Ho acceso la tv italiana e ho trovato il canale Mediaset di Berlusconi che trasmetteva uno show chiamato ‘Ciao Darwin’ – scrive Adler – nel quale gli italiani applaudono mentre una straniera nera viene affogata in una vasca d’acqua per aver risposto male a delle domande. Il tutto osservato da due uomini con un completo e da una donna silenziosa in bikini”. Recita così il tweet al veleno di David Adler, che evidentemente non conosce lo spirito goliardico che caratterizza da sempre il programma record di ascolti di Canale 5. Sulla questione è ovviamente intervenuto subito Marco Salvati, autore del programma, che con toni ironici ha replicato: “Ti sei perso la parte migliore, uccidiamo i concorrenti che perdono”.

Come racconta UrbanPost, “il post dell’economista americano ha scatenato un putiferio: tanti, soprattutto dagli Usa, hanno preso ad attaccare la tv italiana. L’hashtag #CiaoDarwin è entrato in tendenza in varie parti del mondo. Da noi, invece, la vicenda ha preso una piega ben diversa: tanti utenti hanno sottolineato che ‘Ciao Darwin’ è sì uno show dai toni leggeri, ma che è stato anche capace negli anni di lanciare messaggi positivi e antirazzisti. Dove sta la verità? Nel mezzo, come sempre.

“Volgare”, “demenziale”. A ‘Ciao Darwin’ – il programma di Paolo Bonolis che dal ’98 ad oggi, in 8 edizioni, ha raccontato in chiave ironica e sopra le righe l'”evoluzione” umana – hanno detto di tutto, ma le accuse di razzismo arrivate dagli Stati Uniti stavolta se,brano francamente fuori luogo.

 

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