Continua lo stallo al meeting Ue per decidere del piano per la ripresa da 750 miliardi e del bilancio Ue 2021-2027. Una situazione complicata che il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha cercato di sbloccare con una proposta di compromesso, che prevede tra l’altro una riduzione di circa 50 miliardi delle sovvenzioni a fondo perduto (scenderebbero da 500 a 450 miliardi). I lavori sono stati al momento sospesi, non prima però di un duro sfogo del premier Conte che ha attaccato l’approccio “poco costruttivo” di alcuni Paesi.
Il riferimento, chiaro, è al blocco capitanato dall’Olanda: “Dimostrano
scarsa consapevolezza sulla crisi epocale che l’Europa sta vivendo e sulla necessità di una pronta ed efficace reazione”. Quella del Consiglio europeo “è una discussione spartiacque perché da domani dovrà essere affrontata in tutte le sedi europee una riforma organica della politica fiscale europea”. Il premier se l’è presa con chi invoca un veto sull’attuazione del budget, passaggio considerato inaccettabile giuridicamente e politicamente perché “altera l’assetto istituzionale europeo”. “L’Italia ha deciso di affrontare, di sua iniziativa, un percorso di riforme che le consentano di correre ma pretenderà una seria politica fiscale comune, in modo da affrontare una volta per tutte surplus commerciali e dumping fiscali, per competere ad armi pari”.Il piano di Michel prevede, o
ltre alle riduzioni delle sovvenzioni a fondo perduto, di dare ‘rebates’ (rimborsi) più alti, di approvare una chiave di distribuzione modificata dei finanziamenti europei (60% dei fondi distribuiti in base a Pil e disoccupazione degli ultimi 5 anni, e il 40% in base al calo della crescita solo dell’ultimo anno) e l’introduzione di un ‘freno di emergenza’ sulla governance, con la possibilità per i Paesi di bloccare l’esborso dei fondi e chiedere l’intervento del Consiglio.
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