Vai al contenuto

Zaia ricorda che “il Covid-19 esiste”. Mentre Salvini va in Aula senza mascherina

Ma la Lega, di preciso, che posizione ha in merito all’emergenza sanitaria e alle misure di contenimento necessarie a contrastarla? Una domanda che potrebbe sembrare scontata e che invece non lo è affatto, considerando la schizofrenia con cui il Carroccio si muove intorno al delicato argomento. Con Matteo Salvini che continua a sminuire la portata della crisi, arrivando ad accusare il governo di ingigantire volontariamente il dramma Covid-19 per tornaconto personale. E il governatore del Veneto Luca Zaia schierato, invece, su posizioni ben diverse.

Durante la cerimonia di inaugurazione del robot “Da Vinci XI” all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, Zaia ha infatti lanciato un appello rivolto proprio ai cosiddetti “negazionisti del coronavirus”, quelli che sostengono non esista alcuna reale emergenza sanitaria o che comunque sia già terminata: “Lo dico per i negazionisti: noi qui abbiamo visto i malati e abbiamo visto la gente morire”. Un messaggio semplice e chiaro, che stona però con quanto dichiarato, di contro, da Matteo Salvini.

“Il Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia si conferma un ospedale strategicamente importante della rete ospedaliera veneta, capace di dare risposte sempre più qualificate ai cittadini della Bassa Padovana” ha proseguito Zaia. Invitando tutto ad adottare comportamenti responsabili in un momento ancora delicato, con il pericolo non del tutto alle spalle. Il tutto a poche ore di distanza da un intervento, di poco successivo, del leader del suo partito, Salvini, che si sarebbe presentato in Aula senza mascherina, sottolineandone l’inutilità.Quando allo stesso Zaia è stato poi chiesto conto del comportamento del segretario del Carroccio, il governatore si è rifugiato dietro un pilatesco “Non entro in questo dibattito”. Lasciando il dubbio nell’elettorato che una parte, non proprio secondaria, del partito non segua più il Capitano. Anche se, al momento, preferisce non dirlo apertamente.

Una polveriera chiamata Tunisia: la crisi spinge tutti a salpare per l’Italia

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure