Arrivano altri dati e altre analisi ad incoraggiare il governo Conte. Se fin dall’inizio in tutto il mondo è stata applaudita la capacità dell’Italia di gestire l’emergenza, adesso a confortare è anche la gestione del “mentre”. Se in Europa il numero di contagi riprende a far paura, spingendo addirittura Boris Johnons a considerare un nuovo lockdown in Inghilterra, da noi le cose stanno andando diversamente. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, infatti, l’Italia è al 14esimo posto nella lista dei paesi europei per numero di casi ogni 100mila persone nelle ultime due settimane. Il dato è piuttosto buono, la crescita dei contagi si attesta sui 1.500 2.000 giornalieri, senza i picchi esponenziali registrati nei paesi limitrofi.
Secondo un’analisi condotta dal Telegraph, l’Italia sarebbe ancora lontana dal dramma di una seconda ondata, prima di tutto per il corretto e costante uso delle mascherine. Nel nostro paese la mascherina è rimasto un dispositivo obbligatorio in molte occasione e in tutti gli ambienti chiusi, cosa che non è avvenuta invece negli altri paesi. L’Italia, inoltre, è stato uno dei paesi che ha fatto il maggior numeri di tamponi, come ha precisato il virologo Crisanti, inoltre ha mantenuto il periodo di quarantena obbligatoria a 14 giorni, anziché ridurlo a 7.
Un altro elemento che potrebbe aver fatto la differenza è inoltre la paura. L’Italia è stato il primo paese europeo a fronteggiare con numeri e scene drammatiche la pandemia e questo ha generato molta paura tra la popolazione che ha probabilmente un atteggiamento più cauto. L’elogio al modello italiano è arrivato anche dall’Oms, che continua ad invitare alla prudenza e ha ricordato che le rigide restrizioni del lockdown italiano, durate decisamente più a lungo rispetto a quelle dei cugini europei, potrebbero essere un ulteriore fattore che porta il nostro paese a questo dato positivo, per ora.
Anche il Financial Times ha elogiato il modo in cui l’Italia sta affrontando la pandemia, tenendo sotto controllo per il momento una seconda ondata. E il direttore aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra ha dichiarato: “Se non siamo ancora ai livelli dei nostri vicini, come Spagna e Francia, vuol dire che l’effetto del lockdown molto rigido sta permettendo all’Italia un effetto positivo. L’Italia è stato il Paese che ha reagito con maggiore fermezza rispetto a tutti gli altri”. E speriamo di continuare a coltivarne i risultati.
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