Il ministro della Salute Roberto Speranza ha riferito a Montecitorio le misure previste nel nuovo Dpcm, che resterà in vigore fino a novembre, oltre che il prolungamento dello stato di emergenza per il Covid fino al 31 gennaio 2021 che sarà stabilito nel Consiglio dei ministri di questa sera. Cosa emerge, dunque? Obbligo di mascherina su tutto il territorio nazionale, nessuna anticipazione sulle chiusure di bar e ristoranti e divieto prolungato per le feste da ballo in discoteca. “L’Italia sta meglio in questo momento – aggiunge – e sta reggendo meglio questa seconda ondata ma non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori”.
Come anticipato nei giorni scorsi il nuovo dpcm – anche se non ci sarà un coprifuoco – prevede una stretta sugli assembramenti che “sono un rischio reale che non possiamo permetterci”, dice Speranza. Il ministro della Salute ha richiamato alle regole essenziali come il lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine, e il distanziamento. Speranza ha chiarito anche sul tema della scuola, rassicurando sul numero di insegnanti e studenti contagiati: “I primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta”.
Il governo accoglie le richieste di gran parte dei governatori e non va oltre la stretta sull’obbligo di mascherine all’aperto e all’ipotesi di maxi-multe per i trasgressori. Nessun ‘coprifuoco’ che preveda orari ridotti per i locali. Ma dalla bozza del documento spunta la possibilità di chiusure “selettive” di settori – compresi bar e ristoranti – e nuovi provvedimenti sul distanziamento sociale in caso di “scenario avverso” sui contagi da Covid. Resta ferma l’ipotesi sul divieto per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo e la spinta verso l’incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, supportati eventualmente anche dai militari.
Il dibattito resta aperto con le Regioni sul contingentamento delle presenze negli impianti sportivi. La mozione ‘soft’ dei governatori prevale sulle indicazioni dello stesso Cts e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, si dice fiducioso per “una soluzione ponderata sul tema della capienza” negli impianti sportivi, teatri e locali di eventi. Non cambia per ora – garantisce il ministro dei Trasporti De Michelis – la quota massima dell’80% di passeggeri consentita sugli autobus.
La Protezione Civile intanto ha riattivato il Comitato operativo, lo stesso che ha affrontato i primi mesi dell’emergenza Covid. In una prima riunione, che ha riguardato un check con le regioni per verificare l’impatto sulle strutture sanitarie e l’approvvigionamento di materiali, non sono state rilevate particolari criticità. Ma la task force ora tornerà a riunirsi con cadenza periodica: sono segnali di una riorganizzazione che vede il Paese spuntare nuovamente le armi contro la seconda avanzata del Covid.
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