Una “Marcia per la liberazione” attraverso la quale chiedere “la fine del neoliberismo, un modello economico e di pensiero che sfrutta molti per arricchire pochi”. E per ribadire la necessità di “più Stato e meno mercato e che venga applicata la Costituzione del 1948”. Per fare in modo che tutto questo possa compiersi “occorre una profonda svolta politica: via dunque il governo Conte e nuove elezioni subito”. Questi i principi dell’evento in programma sabato 10 ottobre in piazza San Giovanni a Roma alle 14, “per una profonda svolta, contro un governo schiavo dell’Unione europea e della grande finanza”.
Obiettivo del raduno sarà quello di dar vita a una “manifestazione che vuole dare voce anzitutto alle categorie e alle classi sociali duramente colpite dalla crisi economica e dalle politiche liberiste del governo. Per chiedere che lo Stato faccia lo Stato, ovvero protegga e dia sicurezza alle classi subalterne”. I sovranisti si rifanno ai loro dieci comandamenti, che vanno “dalla moneta sovrana in uno Stato sovrano”, all'”aumento dei salari e un reddito minimo di 1.000 euro per disoccupati”, dalla “difesa delle piccole aziende” fino al “controllo pubblico del sistema bancari” e una “sanità pubblica che tuteli la salute di tutti i cittadini, che garantisca la libertà di scelta terapeutica, unita ad una politica ambientale non di facciata, tesa alla sovranità ed alla sicurezza alimentare, che decreti intanto lo stop al 5G”.
Come racconta la Repubblica, in piazza andranno i promotori, tra cui spuntano i nomi di intellettuali come Diego Fusaro, filosofo e fondatore del partito Vox Italia, e Sara Cunial, ex 5S e ora deputata appartenente al Gruppo Misto, nota in passato per le sue ferme idee No Vax. Rosita Celentano è tra i sostenitori e in un video su YouTube spiega: “È un’opportunità per ascoltare persone davvero competenti e oneste che ci raccontano del Paese e di come possiamo riprendere in mano questa matassa cosi ingarbugliata di questi ultimi decenni. Nei momenti difficili si deve cogliere l’occasione di fare un balzo in avanti e ora bisogna farlo”.
Tra i sostenitori c’è anche Enrico Montesano, famoso attore romano con un breve ma intenso impegno in politica, che però ci tiene a specificare che “non sfilerà in piazza sabato a Roma” ma “sostengo l’iniziativa e condivido in pieno i dieci punti della Marcia per la liberazione, bisogna partecipare numerosi. Se non riuscissimo a ottenere qualcosa con queste belle manifestazioni vuol dire che pacificamente dovremmo iniziare a fare un po’ di disobbedienza civile, pacifica senza molotov” ha scherzato.
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