Sull’app Immuni si è costruito un castello di fake news impressionante. Adesso a circolare maggiormente è la bufala secondo cui il Bluetooth inciderebbe sulla durata della batteria del telefono. Quindi, per scoraggiare gli utenti a installarla, il messaggio che i negazionisti voglion far passare è: se mettete Immuni, vi si scarica subito il telefono. Falso. Magari ciò valeva per i dispositivi di una decina di anni fa, quando erano cellulari e non smartphone, il Bluetooth era appena nato (ha 26 anni) e le batterie non certo performanti come oggi. A fare chiarezza ci pensa la scienza. Claudio Casetti, professore del Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, spiega: “In generale la tecnologia Bluetooth è pensata proprio per essere a basso consumo, è stata creata per trasferire pochi dati pesando poco sull’energia”.
“Come suggerisce il nome stesso, lo standard più recente, il Bluetooth Low Energy (BLE, quello usato da Immuni, ndr), è ancora più parco nei consumi. Ogni produttore poi deve attenersi a specifici vincoli di consumo energetico per impedire emissioni eccessive di onde elettromagnetiche”, aggiunge Casetti. Sia chiaro, un po’ di energia occorre sempre ma parliamo di uno zero virgola rispetto ai nostri consumi abituali, minuti di autonomia rispetto all’uso quotidiano di uno smartphone. L’interfaccia Bluetooth da sola infatti svuoterebbe batteria dell’iPhone in 50 giorni e 12 ore circa.
Casetti spiega ancora: “Date le caratteristiche tecnologiche della trasmissione Ble, l’Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni impone un’emissione massima di 10 milliWatt (mW), uno smartphone di ultima generazione come l’iPhone 11, per esempio, ha una batteria di capacità di 3.110 mAh che lavora a una tensione di circa 3,9V. Questo ci permette di calcolare l’energia che la batteria è in grado di erogare come 3.110 x 3,9 = 12.129 mWh. Ed ecco il risultato di cui sopra: un uso continuo, e alla potenza massima consentita, dell’interfaccia Bluetooth svuoterebbe la batteria dell’iPhone in 12.129/10=1.212,9 ore, ovvero 50 giorni e 12 ore circa”.
E ciò vale per tutti gli usi del Bluetooth, dall’ascolto in cuffia di musica all’invio di film ai vari display passando per Immuni. “L’impressione che il Bluetooth stia consumando tanto è, appunto, un’impressione”, precisa l’esperto al Corriere, “come abbiamo visto il suo consumo è limitato e da lì non si scappa. Il consumo eccessivo che ravvisiamo potrebbe essere dovuto a una certa app, a un sistema operativo non ben realizzato o a un’ottimizzazione non condotta correttamente”. Insomma, prendersela con il Bluetooth è semplicemente e scientificamente insensato.
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