“Lui è stato messo lì, ma è come se mettessero me all’Agenzia delle Entrate e mi chiedessero dell’Irpef di cui io non so nulla. Anche Arcuri non sa nulla di tamponi e vaccini”. Non le manda certo a dire Guido Bertolaso, che con la sua frecciatina a Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza ora addetto alla ripartenza della scuola, ha replicato alle accuse piovute sul suo operato in occasione delle prime fasi della pandemia durante la scorsa primavera e criticato l’inefficienza del governo. Durante l’intervista concessa a “Quarta Repubblica“, programma in onda su Rete4, Bertolaso ha risposto alle critiche di giornalisti come Marco Travaglio e politici del Pd e del M5s, che hanno duramente attaccato la realizzazione, da lui pensata, di un nuovo ospedale, quello della Fiera di Milano. Una costruzione che ai cittadini non è costata un euro, nata con soli soldi privati e che fa di Bertolaso, più ancora di quanto già non lo fosse, un veterano del suo mestiere.
Meglio così per il funzionario, visto che siamo in una situazione di emergenza. “Questa è la più drammatica e difficile emergenza della storia della Repubblica italiana, è la peggiore di tutte perché è mondiale”. La realizzazione del nuovo ospedale in zona Fiera a Milano è stata duramente attaccata: “Gli ospedali anti-Covid allestiti nel corso della prima ondata sono un salvagente, ha aggiunto Bertolaso. “Abbiamo davanti a noi un’epidemia di cui ancora non sappiamo tutto. Sapevamo che si sarebbe ripresentata, cosa che purtroppo sta accadendo, e quindi sapevamo che c’era la necessità di incrementare la disponibilità di posti letto”.
Lavorare alacremente, questo è mancato, secondo Bertolaso: “Sa cosa mi dicevano i vari presidenti della Regione quando ero responsabile della Protezione civile? ‘Tu corri troppo, non riusciamo a starti dietro’. E questo deve essere lo slogan per chi fa emergenza. Non stiamo parlando di investimento, di un’attività produttiva, nelle quali Arcuri è probabilmente bravissimo. Stiamo parlando della nostra vita, del futuro dei nostri giovani, del futuro del nostro Paese. L’emergenza va gestita da gente che conosca il proprio mestiere, che vada oltre i confini della burocrazia”. “E Arcuri questo non l’ha fatto?”, incalza Porro. “Ma Arcuri lì ce lo hanno messo. È come se lei mi mette all’Agenzia delle Entrate e mi dice ‘Bertolaso mi sistema l’Irpef?’ Io non so manco cos’è l’Irpef. E lo stesso Arcuri che ne sa di ventilatori, di tamponi, di vaccini antinfluenzali?”.
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