Chi viaggia lo sa, dormire in aeroporto è un incubo: luci al neon sempre accese, scomode panchine pensate per evitare che i viaggiatori campeggino, un gran via vai di gente, niente privacy, niente pulizia, niente silenzio. Proprio da una di queste orribili esperienze, tre ragazzi del varesotto hanno cominciato a maturare la loro idea di business, che è diventata una start up e che mira a ‘colonizzare’ aeroporti e stazioni in tutt’Italia e non solo.
ZzzleepandGo: capsule hotel per dormire in aeroporto
I protagonisti di questa impresa, destinata a cambiare il modo di vivere i viaggi, sono Matteo Destantini, Nicolas Montonati e Alberto Porzio. I tre hanno partecipato nel 2015 ad una smart up, un incitatore di nuove aziende d’innovazione della Liuc, l’ateneo di Castellanza, in provincia di Varese. Lo sviluppatore Angelo Incubino li ha poi affiancati fino alla sistemazione delle prime 4 cabine all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Oggi, altre capsule hotel della ZzzleepandGo sono disponibili anche a Milano Malpensa.
Come dormire in aeroporto con ZzzleepandGo
Come ogni startup che si rispetti, ZzzleepandGo punta sulla digitalizzazione dei servizi. Basta infatti registrarsi on line e prenotare, con il proprio smart phone, la propria lounges direttamente in aeroporto. Il costo di una “stanza” è di 39 euro a notte ma è possibile anche prenotare, e pagare, ad ore. La capsule garantisce silenzio e privacy, la possibilità di caricare i propri dispositivi mobili e connettersi ad internet tramite la wi-fi. L’igiene è garantita grazie ad un sistema automatizzato di pulizia che abbatte i costi del personale.
Dormire in aeroporto e non solo
Dormire in aeroporto sarà un piacere non più un problema’, assicurano gli startupper. Il sistema, effettivamente, permette di abbattere i costi rispetto alle altre soluzioni alberghiere di norma disponibili nei pressi degli aeroporti e di guadagnare tempo, riducendo a zero i trasferimenti albergo-aeroporto, assicurando così la massima efficienza e innovazione del sistema.