Oltre 300 mila poveri in Lombardia rischiano di ritrovarsi senza niente da mangiare proprio durante le festività natalizie, momento particolarmente sentito e quest’anno, però, a rischio a causa dell’aumento di casi di contagio da Covid-19 sul territorio italiano. L’allarme è stato lanciato direttamente dalla Coldiretti della Regione, che ha puntato i riflettori contro le tantissime persone che potrebbero a breve ritrovarsi a dover chiedere aiuto, rivolgendosi alle mense o ricorrendo alla distribuzione di pacchi alimentari.
La stima della Coldiretti Lombarda è stata realizzato dopo l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, sulla base dell’andamento delle richieste degli enti impegnati nel volontariato che hanno già fatto registrare un aumento anche del 40% delle richieste di aiuto a livello nazionale con i poveri che salgono a 4 milioni.
“Fra i nuovi poveri nell’autunno 2020 – ha sottolineato la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.
“Le situazioni di difficoltà sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità – ha proseguito Coldiretti – si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma condizioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria”.
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