La richiesta è arrivata al sindaco di Bagno a Ripoli (Firenze), da parte del consigliere comunale della Lega Gregorio Martinelli Da Silva attraverso un’interrogazione di due pagine: istituire una “giornata dedicata ai cattolici eterosessuali”. Una proposta che, come era facile prevedere, ha subito avuto una risonanza mediatica nazionale e che è rimbalzata già nel mondo social da destra a sinistra. A far scalpore, oltre alla richiesta in sé, è proprio quanto scritto dal consigliere della Lega nelle motivazioni: “La società con la complicità delle istituzioni e di politici incapaci sta commettendo nel nome della lotta alla discriminazione la peggiore delle discriminazioni possibili, quella contro i suoi valori e le sue origini”, tanto per cominciare.
E poi aggiunge il consigliere leghista: “Con l’avanzamento di proposte come quelle della mozione della commissione pace, o come la legge Zan, si puniscono e si discriminano le persone che seguono la Dottrina Cattolica. Con l’avanzamento di questa ideologia arriveremo anche al punto di penalizzare tutta la categoria degli eterosessuali, soprattutto maschi”. Insomma, in due pagine è riuscito a far capire che ad essere discriminati nella società di oggi sarebbero i cattolici maschi eterosessuali. Capito, sì?
Poi il consigliere della Lega si lancia addirittura nel descrivere quali siano state le sue esperienze personali di discriminazione da parte dei gay: “Soprattutto in ambito artistico, mi son sentito dire da persone omosessuali cose del tipo ‘i gay hanno più gusto’, ‘i gay sono più sensibili’ ed altre forme di discriminazione contro la mia eterosessualità”. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere per intere settimane. A portare all’attenzione mediatica il caso, ci ha pensato il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Bagno a Ripoli che ha pubblicato l’interrogazione del deputato della Lega sulla propria pagina Facebook.
“Il testo – scrivono – rappresenta la negazione di ogni principio democratico, di libertà, uguaglianza, fratellanza e umanità e istiga, di fatto, alla discriminazione sessuale. Le parole usate dal consigliere Martinelli Da Silva sono lesive degli stessi valori che stanno alla base della nostra Costituzione. Nascondendosi dietro a una presunta tutela della eterosessualità, che non si capisce nemmeno cosa voglia dire, e difesa dei cristiani (i quali, si legge testualmente, sarebbero “discriminati e puniti” dalla lotta contro ogni discriminazione sessuale), si tenta di mettere in cattiva luce e impedire la sacrosanta difesa dei diritti umani”.
Il gruppo del PD chiede chiede che l’atto venga ritirato con tanto di scuse e presa di distanza della Lega e anche le dimissioni immediate del consigliere Martinelli Da Silva. Ancora più dura, poi, è stata la presa di posizione del sindaco: “Rabbrividisco alle parole del consigliere della Lega. Rabbrividisco dice che le relazioni omosessuali sono ‘gravi depravazioni’ e quando arriva persino a sostenere che l’omofobia è qualcosa ‘che in realtà non esiste’. Una sequenza di deliri e luoghi comuni violenti, aberranti e pericolosi. Da cattolico, dico che i veri valori del cattolicesimo non hanno niente a che vedere con questo vergognoso attacco all’omossessualità”.
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