Dalla Lombardia alla Puglia, l’Italia è rimasta senza vaccini antinfluenzali. Nell’inverno in cui il governo per primo ha spinto le persone a vaccinarsi per facilitare così la distinzione tra influenza normale e Covid, milioni di cittadini sono ancora in attesa. E lo sono anche gli anziani, i soggetti più a rischio perché malati e il personale sanitario. Ma adesso sono le Regioni stesse ad attrezzarsi a e promuovere cause contro i fornitori di vaccini. L’industria non riesce dunque a consegnare tutte le dosi promesse nelle gare. In molte Regioni sono partiti contenziosi e in certi casi le campagne contro il virus sono in bilico. Come in Puglia, che ha avuto 890mila dosi in meno di quelle attese.
Alcune colpe, però, le Regioni ce le hanno. Come il caso-Lombardia, dove gli amministratori non si sono mossi per tempo con le gare. In tutto l’Italia ha acquistato circa 10.1 milioni di dosi (contro le 10 usate l’anno scorso) e la campagna è iniziata ai primi di ottobre. La domanda è stata subito altissima, come previsto e auspicato, ma già a novembre si è capito che qualcosa non stava funzionando e sono iniziati i problemi. Come racconta di Michele Bocci su Repubblica, “almeno tre case farmaceutiche non hanno rispettato gli impegni che avevano preso, facendo mancare all’appello, per ora, almeno 3 milioni di dosi”.
A Tonno è stata aperta già un’inchiesta “perché la Sanon non è stata in grado di consegnare al Piemonte 400mila dosi del milione e 300mila stabilito nella gara. Anche il Lazio, una delle realtà che si è mossa prima, ha lo stesso problema: ritardi nella campagna vaccinale sono attribuibili esclusivamente alla mancata fornitura di circa 500mila dosi di vaccino da parte della società Sanofi Pasteur che si è aggiudicata la gara per fornire 1,4 milioni di dosi e finora ne ha consegnate 823mila, come fanno sapere dalla Regione. Spiegando anche che è partita una diffida all’azienda”.
La Liguria, idem: non avrà 50mila delle dosi richieste a Sanofi. “Ma è la Puglia la Regione che sta subendo la beffa più grande. Si era mossa presto, acquistando mesi fa 2.1 milioni di dosi, sufficienti per la metà dei suoi cittadini. Di quei vaccini, 1.5 milioni doveva fornirli proprio Sanofi che ha ricevuto 8.3 milioni di euro. L’azienda giovedì scorso ha comunicato però di non poter distribuire le altre 890mila. La Puglia annuncia azioni legali e ora è a caccia di altri vaccini”. Anche Emilia e Toscana hanno avviato azioni civili contro i rispettivi fornitori di vaccini.
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