Matteo Renzi ha mandato un chiaro messaggio a Giuseppe Conte, spiegando che è arrivato il momento di “dirsi le cose in faccia perché serve”. Parla così in Senato il fondatore di Italia Viva in replica alle comunicazioni del premier Giuseppe Conte sul Mes. “I 18 senatori di Italia Viva la invitano” a schierare l’Italia dalla parte dell’europoeismo. La riforma del Mes “è una piccola parte ma va nella giusta direzione” ha continuato l’ex premier.
“I duecento miliardi – ha spiegato Renzi – sono una conquista ma anche una grande responsabilità: noi non scambieremo il nostro si alla proposta di governance con uno strapuntino. Non stiamo chiedendo che nella cabina di regia ci sia uno nostro. Il 22 luglio abbiamo chiesto una cosa: di fronte ai 200 miliardi da spendere o il parlamento fa un dibattito vero, oppure perdiamo la dignità delle istituzioni”.
Sul Recovery Fund il fondatore di Italia Viva ha continuato: “La task force non può sostituire il parlamento: dov’è il sindacato?”. In merito alla divisione dei fondi che arriveranno continua: “Ma non è solo un problema di metodo, anche di merito. Come si fa a dare 9 miliardi alla Sanità”. Un riferimento poi alla sua esperienza da premier: “Io al governo misi 7 miliardi alla Sanità e si parlò di tagli, per me ce ne vogliono il doppio, il triplo. Dico una cifra: 36, quelli del Mes…”.
Renzi ha poi lanciato il suo personalissimo affondo contro il premier Conte : “Dica ai suoi collaboratori che chiamano le redazioni dei giornali per dire che Iv è in cerca di poltrone che se ha bisogno di qualche poltrona ce ne sono 3 a sua disposizione, due da ministro e una da sottosegretario”.
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