Contro ogni pronostico, e contro quanto annunciato da lui stesso, ecco l’ultimo colpo di scena di Donald Trump. Il presidente uscente “mi ha scritto una lettera molto generosa”. A dirlo è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Parlando con i cronisti, Biden ha detto che “è una lettera privata, per cui non ne parlerò finché non ne parlerò con lui. Ma era generosa”, rivela. Trump quindi non interrompe la tradizione e ha fatto trovare la lettera per il suo successore sulla scrivania dello studio ovale alla Casa Bianca. Il primo presidente uscente a inaugurare la tradizione del messaggio al suo successore era stato Ronald Reagan, che aveva scritto a George H.W. Bush “non lasciarti abbattere dai tacchini”.
Barack Obama aveva scritto a Donald Trump e quest’ultimo, nonostante lo sgarbo della sua assenza al giuramento di Joe Biden, ha voluto comunque lasciare un messaggio. Ora è grande attesa per scoprire il contenuto. Intanto, Jen Psaki, la veterana della comunicazione che Joe Biden ha voluto come sua nuova portavoce, a capo di uno staff tutto femminile, parlando con la stampa a poche ore dall’insediamento del nuovo presidente ha detto: “Ci saranno momenti in cui voi ed io non saremo d’accordo”, avverte la Psaki. Di fronte a lei c’è una sala stampa della Casa Bianca decimata dalle regole del distanziamento, ma la raffica delle domande mette subito alla prova una comunicatrice che ha lavorato per Barack Obama e per John Kerry al Dipartimento di Stato.
Molte domande sono sull’impeachment, su quel Donald Trump appena partito da Washington, la cui storia ingombrante rischia di “risucchiare” Biden verso i regolamenti di conti con il passato. Lei sposta la responsabilità dell’impeachment sul Congresso, e sottolinea quanto Biden sia deciso ad “andare oltre”, perché il paese lo aspetta alla prova delle due emergenze: Covid e crisi economica. Il Congresso dovrà presto dibattere il disegno di legge voluto da Biden per finanziare l’accelerazione nelle vaccinazioni e mandare nuovi aiuti ai cittadini in difficoltà: 1.900 miliardi di dollari. Alcuni repubblicani sostengono che la manovra ha costi eccessivi, la Psaki reagisce: “Allora dicano cosa vogliono tagliare: i vaccini? La riapertura delle scuole?”
Mentre lei parla arriva la notizia che il Senato ha confermato a stragrande maggioranza la prima nomina di Biden, la donna che guiderà l’intelligence, Avril Haines: 84 voti a favore, 10 contro, un margine molto ampio che è di buon augurio. Pare che una sorte analoga stia per toccare al segretario di Stato Anthony Blinken e alla segretaria al Tesoro Janet Yellen. Un segno che i repubblicani del Senato non vogliono fare un ostruzionismo che ritardi l’insediamento operativo del nuovo gabinetto. La Psaki annuncia che sarà ripristinata presto la conferenza stampa periodica della task-force anti-Covid, per tornare a fornire all’opinione pubblica aggiornamenti precisi.
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