Toccherà a Roberto Fico il difficilissimo compito di verificare che esista o meno una maggioranza politica, frammentata tra i vari Pd, Cinque Stelle, Italia Viva, Leu e i “responsabili” di centro appena nati in Senato. Il Capo dello Stato ha scelto lui, uno dei principali sostenitori dell’alleanza col Pd all’indomani della caduta dell’esecutivo gialloverde, per verificare le strade percorribili. Anche a costo di sacrificare Giuseppe Conte lungo la strada.
Fico ha lavorato per anni, con pazienza, per portare i pentastellati nel campo del centrosinistra. Ed è uomo pragmatico, che non chiude la porta in faccia a nessuno. Minacciato di espulsione per aver tuonato contro i sovranisti quando Salvini era ancora l’alleato di governo. E riuscito a portare il Movimento nel campo politico a lui più caro, con molta pazienza. Ora, dovrà misurare il termometro dei partiti e capire chi è disposto a cedere e fino a che punto. La linea ufficiale sbandierata al vento da dem e grillini in queste ore è “Conte o niente”, dove “niente” sta per un ritorno al voto che però, in realtà, nessuno vuole. A partire da Beppe Grillo, che ha invocato anche un governo di unità nazionale con dentro tutti i partiti. Pd e Cinque Stelle ragionano così, lontani dalle telecamere, su una possibile alternativa all’Avvocato del Popolo. Ma il passaggio non sarebbe semplice, soprattutto se dovesse comportare una riapertura definitiva a Matteo Renzi: Alessandro Di Battista ha già annunciato il suo addio in caso di nuova intesa con Italia Viva, e non sarebbe l’unico nel M5S.
In caso di mancata nascita del Conte-ter, potrebbe toccare allo stesso Fico o a un altro esponente di punta del M5S il ruolo di creare da capo una maggioranza a trazione giallorossa. Oppure, il tanto discusso “governo istituzionale” con di maggioranza allargata, che coinvolgerebbe anche il centrodestra. Soluzione, quest’ultima, che però non piace per niente al Pd. E non eviterebbe strappi all’interno dello schieramento grillino.
Il conto (salato) della crisi: Pd e Italia Viva crollano nei sondaggi