Dopo un colloquio durato poco più di un’ora con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Mario Draghi ha accettato l’incarico con riserva, dicendosi fiducioso nel confronto con le forze politiche in Parlamento: “Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare. Questo è un momento difficile, dobbiamo essere all’altezza. Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani, rilanciare il Paese sono le sfide”.
Draghi ha poi spiegato alla stampa: “Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo la possibilità di operare con uno sguardo attento alle future generazioni e alla coesione sociale”. Per tutti questi motivi, ha annunciato: “Con grande rispetto mi rivolgerò al Parlamento, espressione della sovranità popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile”.Una scelta, quella dell’ex presidente della Bce, arrivata dopo il nulla di fatto dell’esploratore Roberto Fico. E che però ha diviso il Movimento Cinque Stelle: “Siamo per un governo tecnico, non voteremo per Draghi” ha fatto sapere il capo politico Vito Crimi. Allo stesso modo Beppe Grillo ha ribadito la sua fiducia nel premier dimissionario Giuseppe Conte. Ma in molti tra i grillini non condividono perchè “bisogna pensare al Paese”. Con la deputata Dalia Nesci di Parole Guerriere che ha osservato: “Per dire no serve un’alternativa”.
Nelle prossime ore, ci sarà un’assemblea dei gruppi parlamentari 5S che si annuncia difficile. Dalla Cgil è invece arrivato il plauso per la scelta del Capo dello Stato di convocare Draghi, che il segretario Maurizio Landini ha giudicato “una mossa intelligente”. Matteo Renzi ha invece invocato sostegno all’ex presidente della Bce, mentre restano i malumori nel Pd.
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