Sessantotto anni passi in carcere nonostante l’innocenza: è la storia di Joseph Ligon, cittadino americano, recluso in carcere dall’età di 15 anni per due omicidi che affermava di non aver commesso, sino a quando non è stata provata la sua innocenza ed è tornato ad essere un cittadino libero. Oggi ormai 83enne, tutti i cari di Joseph oggi sono morti, ma l’uomo ha comunque fatto sapere di voler vivere pienamente i suoi ultimi anni da uomo libero. Ligon, che attualmente detiene il triste record di detenuto minorenne che ha trascorso più tempo in carcere, l’11 febbraio, quasi 70 anni dopo il verdetto, è uscito dalla prigione federale da uomo libero, dopo che, nel 1953, era stato condannato all‘ergastolo per aver preso parte a una serie di rapine e aggressioni con un gruppo di adolescenti che provocarono, a Philadelphia, la morte di due persone.
Il suo rilascio è stato possibile grazie all’impegno dei suoi legali e del progetto Youth Sentencing & Reentry (YSRP) di Philadelphia che sta lavorando ancora oggi per rendere la sua transizione alla vita post-carceraria il più agevole possibile. Oggi è incredibilmente allegro e stupito di tutti i cambiamenti avvenuti a Philadelphia dal 1953, in particolare degli edifici alti. Tutti i suoi cari, quelli che avrebbe sempre voluto riabbracciare, nel frattempo, sono morti. “Quello che gli manca di più, però, sono le persone che ha lasciato entrando in carcere e non ha più ritrovato”, ha affermato Eleanor Myers, consulente senior di YSRP.
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