Non è potuta partire con la sua squadra l’allenatrice della nazionale femminile iraniana di sci alpino, a causa della decisone di suo marito. L’uomo infatti “ha proibito di lasciare il Paese” a sua moglie Samira Zargari, cosa che è consentita dalla legge vigente nella Repubblica islamica. In Iran infatti, le donne devono avere il permesso dei mariti per ricevere il passaporto e, anche se in possesso del documento, gli uomini possono di volta in volta impedire alla propria moglie di viaggiare. Così Samira ha dovuto rinunciare ad accompagnare la sua squadra ai Mondiali di sci a Cortina. La vicenda è diventata un caso, anche perché fino all’ultimo i funzionari della federazione di sci hanno tentato di convincere il marito della assurdità della sua posizione, però con scarsi risultati.
Proprio a causa di queste leggi, non è la prima volta che a un’atleta iraniana viene vietato un viaggio per partecipare a una competizione internazionale. Samira Zargari infatti non è certo stata la prima atleta iraniana il cui marito le vieta di partecipare a competizioni internazionali. Prima di lei, nel 2015, era toccato a Niloufar Ardalan, capitano della nazionale femminile di calcio a cinque, e nel 2017 a Zahra Nemati, campionessa dei Giochi Paralimpici di tiro con l’arco. Nel caso di Ardalan il suo viaggio fu sbloccato con l’intervento della magistratura iraniana, visto che la legge prevede che sia il pubblico ministero, in caso di emergenze, a decidere sul rilascio del passaporto per le donne.
Ti potrebbe interessare anche: Festa universitaria abusiva a Roma: “Io violentata da uno studente”