Due bossoli di proiettile di una pistola inseriti all’interno di una busta e fatti arrivare a Matteo Renzi, il leader di Italia Viva protagonista della recente crisi politica che ha portato alla fine del governo Conte e all’avvento a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Un messaggio minatorio arrivato direttamente nell’ufficio di Palazzo Madama dell’ex presidente del Consiglio, al quale è subito arrivata la solidarietà da parte degli esponenti di tutto l’arco parlamentare italiano.
Tra i primi a contattare Renzi, una volta saputo dell’accaduto, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, che ha voluto esprimergli la propria solidarietà. “A nome mio personale e di tutto il gruppo Pd del Senato esprimo grande solidarietà al senatore Renzi, vittima di un gesto folle”. “L’odio deve essere totalmente bandito dal linguaggio della politica” ha dichiarato invece il capogruppo del Partito democratico al Senato Andrea Marcucci.
Dal partito di Renzi, tra le prime reazioni c’è da registrare quella dell’ex ministra Teresa Bellanova: “Una minaccia spaventosa che mi auguro sia condannata con fermezza da tutti. È il momento di dire basta a questa politica intrisa di violenza e odio. Matteo, siamo al tuo fianco, con forza e orgoglio. Non ci faremo intimidire”.
“Gesto vile, da condannare fermamente. La mia solidarietà a Matteo Renzi” è satto il commento del ministro della Difesa Lorenzo Guerini su Twitter. “La mia solidarietà al senatore Matteo Renzi per la gravissima intimidazione di cui è stato fatto oggetto. La condanna unanime di episodi di violenza e intolleranza è il primo anticorpo che la democrazia deve contrapporre a chi tenta di bloccare il confronto civile tra idee e posizioni diverse” ha infine dichiarato il senatore di Forza Italia Renato Schifani, consigliere politico di Silvio Berlusconi.
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