Hatice Cengiz, 39 anni, è la fidanzata di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso nell’ottobre del 2018. Hatice commenta in un’intervista all’Ansa il viaggio, a fine gennaio, del leader di Italia viva Matteo Renzi per partecipare a una conferenza sull’innovazione organizzata dal Future Investment Initiative, organismo controllato dalla famiglia reale saudita, come intervistatore del principe ereditario. Una trasferta che continua a destare polemica in Italia: “Non è possibile essere ben informati sull’Arabia Saudita e allo stesso tempo sostenere che il principe ereditario Mohammed bin Salman sia un riformatore”, attacca.
“Proprio non capisco perché” l’ex premier italiano Matteo Renzi “lo abbia fatto – continua la ricercatrice turca -. Forse deve cercare di capire meglio la realtà della situazione in Arabia Saudita e cosa bin Salman ha fatto a Jamal”. Cengiz oggi sarà in tribunale ad Istanbul per partecipare ad una nuova udienza del processo sull’omicidio di Khashoggi. Un procedimento del tutto simbolico, visto che nessuno degli imputati si trova in Turchia e che Riad ha ripetutamente respinto le richieste di estradizione giunte da Ankara, dopo aver condannato 8 persone a pene da 7 a 20 anni di reclusione.
Cengiz si sente frustrata dal clima di impunità che circonda il principe ereditario anche dopo che gli Stati Uniti hanno reso pubbliche le accuse contro i vertici di Riad, riconoscendo il figlio del sovrano come mandante dell’omicidio: “Penso che non sia stata fatta giustizia in alcun modo per l’uccisione di Jamal Khashoggi”.
Conclude Cengiz: “Ora sappiamo che Mohammed bin Salman può ordinare l’omicidio di una persona innocente, e anche dopo che tutti hanno saputo ciò che ha fatto, non c’è ancora alcuna punizione per questa azione terribile, che ha posto fine alla vita di Jamal e ha rovinato la mia e quella di chi gli voleva bene”.
Ti potrebbe interessare anche: Giorgia Meloni all’attacco: “I Dpcm del governo? Grave limitare così le libertà”