Nel suo primo discorso in Iraq, il Papa ha lanciato un messaggio di condanna unanime alla violenza:”Tacciano le armi! Se ne limiti la diffusione, qui e ovunque! Cessino gli interessi di parte, quegli interessi esterni che si disinteressano della popolazione locale. Si dia voce ai costruttori, agli artigiani della pace! Ai piccoli, ai poveri, alla gente semplice, che vuole vivere, lavorare, pregare in pace”.
Francesco, primo Pontefice nella storia a visitare l’Iraq, è arrivato a Baghdad, dopo essere decollato alle 7.45 con un Airbus A330 dall’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma. “Questo è un viaggio emblematico, un dovere verso una terra martoriata da molti anni”, aveva detto il Pontefice salutando i giornalisti sull’aereo. Una volta a destinazione, Francesco ha trovato davanti a sé una Baghdad blindata, con lee strade sono costellate da militari e polizia, anche con mezzi blindati.
In cielo, durante la visita di Bergoglio, elicotteri militari che monitoravano costantemente la situazione. Subito fuori dall’aeroporto si sono comunque viste piccole folle di persone con bandierine irachene e vaticane e cartelli di ‘benvenuto’ per Papa Francesco. Il resto della città invece è rimasta praticamente vuoto, quasi tutti i negozi sono chiusi e non ci sono persone nelle strade. L’Iraq in questi giorni è in lockdown a causa della pandemia.
Dall’aeroporto al Palazzo presidenziale, il Papa si è spostato con un’auto blindata, “una Bmw 750, un’auto di sicurezza speciale a prova anti-proiettile” Durante i quattro giorni di soggiorno in Iraq, saranno sette in totale i discorsi pronunciati da Bergoglio. Il rientro in Italia è previsto per lunedì 8 marzo, in tarda mattinata, all’aeroporto militare di Roma Ciampino.
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