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M5S, Conte spinge l’acceleratore: subito il progetto e il voto sulla leadership

Una forza progressita, ambientalista e ancorata saldamente all’alleanza con il Pd. Nasce così il nuovo Movimento a guida Giuseppe Conte, ormai scalpitante ma costretto prima di assumere il ruolo di nuove guida pentastellata al confronto con i parlamentari grillini, passaggio inevitabile per costruire il futuro. L’incontro decisivo potrebbe così avvenire nel weekend tra il 3 e il 4 aprile, nel bel mezzo delle festività pasquali, con l’ex premier che spinge ormai da giorni per un’accelerata netta alle tempistiche.

La legittimazione della nuova leadership di Conte potrebbe non arrivare con un voto sulla piattaforma web. Da tempo i legali stanno trattando il dossier, l’eventualità che venga avviata una causa contro Casaleggio è sul tavolo. Conte, però, intanto vuole partire. Senza alcune delle rivoluzioni annunciate nelle scorse settimane: nessun cambio di nome, se non l’aggiunta nel simbolo della data 2050, così come indicato da Grillo, e il recupero del lavoro svolto durante gli Stati generali.

Il Movimento 5 stelle 2.0 si presenterà come una forza progressista, ambientalista che guarda all’alleanza con il Pd ma che si rivolge anche ai professionisti, alle partite Iva. Con il malumore di alcuni grillini da fronteggiare: Rousseau è già considerato come il passato, ma nei gruppi parlamentari in tanti vogliono capire cosa succederà in futuro. “Non è che si sostituisce Casaleggio con Conte e basta. Vogliamo che tutto il processo sia partecipato e che non ci sia un partito personale” è stata la linea dettata all’Agi da un deputato.

Le iniziative in campo, intanto, non mancano. È nata per esempio ‘Italia Più 2050’, l’associazione culturale che “si muoverà nel solco tracciato da Beppe Grillo per il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte. Uno dei promotori è il sottosegretario Sibilia ma sono più di quaranta ad aver dato l’adesione (è in corso una raccolta firme) al progetto che intende essere un ponte di collegamento con la base. Ma si muovono anche gli ex M5s. Al Senato il gruppo dei fuoriusciti che guarda al simbolo di Italia dei valori avrebbe raggiunto le dieci unità ma dovrà essere la Giunta del regolamento a dare il via libera.

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