Francesco Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid che ha preso il posto di Domenico Arcuri con l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi, fissa gli obiettivi della campagna di vaccinazione degli italiani: “Vogliamo raggiungere una copertura dell’80% della popolazione entro il 30 settembre di questo anno, dando subito priorità alle persone più vulnerabili”.
Un messaggio che il generale ha lanciato alle commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato, sottolineando inoltre la necessità di procedere per fasce d’età e dando precedenza ai soggetti fragili perché allargare a determinate categorie implica il rischio di favorire il nepotismo. “Le previsioni circa le forniture di vaccini per il mese di aprile confermano il trend attualmente in crescita, con oltre 8 milioni di dosi in arrivo, 400 mila delle quali del tipo Johnson&Johnson”.
“Il rateo ideale di vaccini da raggiungere, a regime – ha proseguito Figliuolo – è fissato in almeno 500 mila somministrazioni al giorno, per ottenere l’immunità di gregge entro la fine di settembre”. In Italia “abbiamo oltre 2mila punti vaccinali, che sono cresciuti del 30% nel mese di marzo” ha poi spiegato il commissario. Se sulle categorie da vaccinare “adottiamo un criterio il più possibile rigoroso e scientifico facciamo poco nepotismo. Se allarghiamo alla grande e piccola distribuzione, ai postini, agli operatori ecologici allora che succede con i fragili, gli over 80?”.
La priorità sarà “mettere in sicurezza i più fragili e anziani; chi, una volta presa la malattia rischia di più. Io ascolto, ma non siamo in grado di soddisfare tutte le richieste, altrimenti dovremmo avere 20 mln di vaccini al giorno e 50mila posti di inoculazione”. Altri 420 siti, oltre ai duemila già attivi, sono stati individuati per la somministrazione dei vaccini e comunicati alle Regioni.
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