Alta tensione alla Camera dei deputati, dove si è addirittura sfiorata la rissa a causa della vicenda Claudio Duringon, sollevata dalla testata Fanpage: l’esponente della Lega era stato ripreso dalle telecamere del quotidiano online mentre parlava del caso dei 49 milioni di euro che il partito di Matteo Salvini dovrà restituire allo Stato, lasciandosi scappare la frase “Quello che fa le indagini sulla Lega lo abbiamo messo noi”. Parole particolarmente pesanti, visto che a pronunciarle è stato il coordinatore del Carroccio nel Lazio e commissario della stessa Lega a Roma. Con la vicenda approdata anche in Aula.
L’esponente del M5S è infatti intervenuto sulla vicenda: “Le parole di Durigon sono gravissime, è un sottosegretario del ministero dell’Economia, perché fa sorgere dubbi sulla Guardia di Finanza”. Questo “è inaudito” e “noi non lo accettiamo, chiediamo l’intervento del ministro Franco perché qui c’è bisogno di chiarezza, di trasparenza e di tutelare lo stesso Ministero dell’Economia”, perciò “rinnovo la richiesta di chiarimento del ministro nelle Aule parlamentari”.
A seguire è arrivata la dura risposta del deputato della Lega Edoardo Ziello, che ha contrattaccato: “Pensate a quello che ha detto il sottosegretario Macina”, con riferimento alle dichiarazioni della sottosegretaria pentastellata alla Giustizia che aveva messo in dubbio il ruolo di Giulia Bongiorno, avvocato della presunta vittima di stupro del caso che coinvolge il figlio di Beppe Grillo e allo stesso tempo senatrice della Lega. La tensione, a quel punto, è salita oltre il livello di guardia.
Mentre infatti la discussione proseguiva, la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni si è trovata costretta a interrompere la seduta per evitare che la situazione potesse degenerare, visto che tra i deputati della Lega e del Movimento Cinque Stelle erano iniziati i primi contatti fisici. Per sedare sul nascere la rissa sono intervenuti anche i commessi dell’Aula.
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