Il modello Ciampi per ora può aspettare. Draghi è destinato a non seguire lo stesso percorso Palazzo Chigi-Quirinale senza passare dal via. Supermario, infatti, resterà ancora presidente del consiglio, e nel 2020 al Colle salirà qualcun altro, quasi certamente una donna, per un passo storico nella storia italiana. I mercati si basano essenzialmente sulla credibilità e la fiducia. Ma la politica nostrana, rispetto anche al ceto creditorio, nutre oramai una diffidenza strutturale. L’Italia ha un vizio originario: l’instabilità politica. In 160 abbiamo accumulato 132 Governi. Inconcepibile in un sistema internazionale dove la fiducia è essenzialmente il motore dei mercati finanziari, anche dei debiti sovrani. Ci sono, dunque, diverse variabili determinanti da considerare nel post Draghi che ci fanno capire che sarà Draghi stesso il post-Draghi. La fiducia della BCE; la fiducia dei creditori; la fiducia delle agenzie di rating; quella dell’Ue. (Continua a leggere dopo la foto)
Inoltre, la fiducia della Germania e degli USA che, nella nuova strategia transatlantica, prevede il riavvicinamento della UE agli Stati Uniti. E chi potrà farlo se non lui, Super Mario, che gode anche dell’appoggio incondizionato degli Stati Uniti? Mario Draghi, quindi, resta in futuro l’unica valida polizza assicurativa spendibile ovunque con rating tripla A. Per questo il Quirinale può aspettare. E sono in tanti a osservare che la recente operazione contro i brigatisti in Francia non ha niente a che fare con la giustizia, ma che sia stata una operazione politica. E a che cosa mira questa operazione? (Continua a leggere dopo la foto)
Ad aprire le porte del Quirinale al Guardasigilli. Cioè Marta Cartabia. È proprio lei infatti a essere la candidata forte per il Quirinale. L’arresto degli ex brigatisti servirebbe dunque a lanciare Marta Cartabia alla Presidenza della Repubblica. D’altronde è stata già presidente della Corte Costituzionale e lo stesso Mattarella sarebbe assai felice di averla come sua successore. (Continua a leggere dopo la foto)
L’Italia avrà dunque il suo Macron, e sarà Mario Draghi che, con Marta Cartabia al Quirinale, resterà a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni del 2023. È questo il grande pronostico, ed è questa la voce più insistente anche tra i retroscenisti del Palazzo.
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