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Angelo ricoverato in ospedale contrae il Covid, la famiglia: “E’ morto, ora vogliamo la verità”

E’ morto lo scorso 10 gennaio Angelo Parete, un ragazzo 35enne affetto da sindrome di Down, ricoverato all‘ospedale Gemelli di Roma all’interno del quale ha contratto il Covid-19. Dopo aver lottato tra la vita e la morte per 15 giorni, il suo cuore ha smesso di battere e la sua famiglia, in particolare mamma Teresa, oggi chiede giustizia. Angelo era arrivato al pronto soccorso a causa di un sospetto linfoma. Una volta ricoverato le sue condizioni sono peggiorate velocemente ed è deceduto nel giro di 15 giorni. Secondo l’ospedale Angelo è morto a causa di una leucemia molto aggressiva, ma in un intervista a Fanpage.it mamma Teresa che ha dichiarato di aver sporto denuncia verso l’ospedale per appurare se il figlio avesse ricevuto tutte le cure necessarie e se il fatto di aver contratto il Covid abbia peggiorato le sue condizioni. Mamma Teresa chiede a gran voce giustizia e maggiori delucidazioni sulla morte di Angelo.

Come scritto nella denuncia presentata dalla famiglia, Angelo è arrivato al pronto soccorso del Policlinico Gemelli di Roma dopo una visita specialistica a Caserta per un sospetto linfoma, ma da questo ospedale non è uscito vivo. Stando al racconto di mamma Teresa, dopo il ricovero avvenuto lo scorso 10 gennaio, lei e suo figlio sono stati sottoposti a tampone, risultando negativi, e da lì si sono sentiti abbandonati. “In quel reparto è stato l’inferno, siamo stati abbandonati. Ad Angelo la febbre la misuravo io, a me non hanno mai chiesto signora avete provato la temperatura? Signora come vi sentite? – ha affermato la donna al quotidiano online -. Aveva dolori al petto, il bruciore, il fuoco mi diceva, mamma ho il fuoco qua e si toccava il petto”.

Contattata da Fanpage, la direzione dell’ospedale ha spiegato che il decesso del 35enne, positivo al Coronavirus, sarebbe comunque avvenuto a causa della grave malattia, esprimendo vicinanza alla famiglia della vittima, deceduta “per evoluzione sfavorevole della malattia oncoematologica che ne aveva determinato il ricovero”.

Dunque secondo la struttura ospedaliera si è trattato di una leucemia acuta aggravata per effetto di una severa forma di plastrinopenia che, purtroppo, ha determinato la morte del giovane. Il legale della famiglia, Loredana Luiso, che ha presentato denuncia, ha puntualizzato che i suoi assistiti hanno bisogno di stabilire se la positività al Covid abbia peggiorato il quadro clinico di Angelo e se sia stato fatto tutto il possibile per salvarlo.

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