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Renzi passa al contrattacco: “Report? Più dicono fake news più io continuo a lottare”

“Più mi attaccano con fake news e follie, più mi viene voglia di continuare a lottare”. Matteo Renzi, con un tweet, si esprime così dopo il servizio di Report nel quale si fa riferimento ad un incontro tra il leader di Italia Viva e lo 007 Marco Mancini nel periodo della crisi del governo Conte. “Domani arrivano le ENews e nelle prossime settimane il libro “ControCorrente” che da stasera ha un capitolo in più sui servizi segreti. Un sorriso e buona notte amici”, twitta Renzi. Il servizio di Report, a firma di Giorgio Mottola e Danilo Procaccianti, propone immagini su quello che la trasmissione -nell’anticipazione – ha definito il “misterioso incontro, in piena crisi di governo, tra Matteo Renzi e lo 007 Marco Mancini”. (Continua a leggere dopo la foto)

Prima della trasmissione, Renzi aveva già preso posizione: “Messaggio agli inconsolabili: il Governo Conte non è caduto per intrighi, complotti o incontri segreti (all’autogrill…). Semplicemente Draghi è meglio di Conte e l’Italia oggi è più credibile. Tutto qui, si chiama politica”. Continua Renzi: “Mancini è uno dei dirigenti dei servizi segreti con cui ho avuto incontri riservati. Penso di averlo visto anche all’autogrill. Se si fa riferimento al fatto che io lo abbia visto a dicembre in autogrill, assolutamente sì. A meno che non si voglia sostenere che l’incontro all’autogrill fosse riservato, ci sono pure le telecamere…”, dice Matteo Renzi in un’intervista a Report del 30 aprile scorso a proposito del un video su un incontro con Marco Mancini. (Continua a leggere dopo la foto)

“Mi pare di ricordare che questo video sia di dicembre o gennaio e mi colpisce molto perché io dovevo incontrare Mancini qui (al Senato ndr) me ne ero dimenticato, ci siamo sentiti mentre io ero già in viaggio verso Firenze e lui mi ha raggiunto all’autogrill a Fiano Romano. E’ molto strano che ci fosse qualcuno a riprendere questo video”. Di cosa avete discusso? Di nomine? “Il dottor Mancini aveva un ottimo rapporto con il presidente Conte. Quindi sulle nomine bisogna parlarne con Conte. Anche perché io sulle nomine dei servizi non ho mai messo bocca da un giorno specifico: 4 dicembre 2016, quando ho perso il referendum e mi sono dimesso. Chi decide è il presidente del Consiglio. Quindi da allora mai messo bocca, ho solo chiesto al presidente Conte di lasciare il ruolo di autorità delegata”. Conclude Renzi: “Mi chiedo solo chi ha fatto il video chi stava seguendo: il dottor Mancini o me?”. (Continua a leggere dopo la foto)

“C’è un’interrogazione parlamentare su questo e quando ci sarà la risposta del ministro dell’Economia vedremo se, come io penso e spero, sia uno di quei tanti dossier che vengono mandati e non sono veri”, continua Renzi parlando del presunto pagamento di 45mila euro per realizzare un servizio sul leader Iv. “Spero che una trasmissione così importante della Rai non paghi qualcuno per dire falsità. La Rai la pago anche io del resto… Io non ci credo. Non ho alcuno dubbio che il vostro comportamento sia cristallino. Io comunque il dossier non l’ho visto”. Rispondendo poi sui circa 33mila euro, compenso di una conferenza ad Abu Dhabi, che sono stati consegnati non al leader Iv direttamente ma a una società, Renzi dice: “I soldi non fanno un giro strano. Non c’è niente di strano, è molto simpatico cercare di fare immaginare che ci sia sempre qualcosa sotto ma quando si fanno le conferenze tutto è trasparente. Tra l’altro il reddito dei politici è pubblico”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Questi soldi sono trasparenti? Sì. Sono tracciati? Sì. Sono denari che vengono formalmente dichiarati alle autorità competenti. Non c’è niente di strano. I politici devono dichiarare tutti i denari che incassano, tutte le priorità, tutti i movimenti bancari significativi. E’ tutto trasparente”. C’è stata una segnalazione di operazione sospetta… “Si fa sempre per i politici ed è un bene. Io la farei anche per i giornalisti. Quando ci sono operazioni superiori a diecimila euro scatta in automatico la segnalazione di operazione sospetta”.

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