Sta facendo il giro dei social commovendo tantissime persone. E’ il video in cui Pierangelo Greco ha fatto coming out con la sua amata nonna di 95 anni. Nella giornata internazionale contro l’omobitransfobia, e nei giorni in cui in Italia si torna in piazza per manifestare a favore del ddl Zan, Greco ha deciso di fare questo gesto semplice ma carico di significato. Il ragazzo di appena 20 anni, è un noto influencer e make-up artist che vanta oltre 330mila followers su Tik-Tok e oltre 60mila su Instagram. Nella descrizione del video si legge: “Parlo della mia sessualità e faccio coming out con mia nonna”. Il giovane chiede: “Nonna, ti devo dire una cosa che forse tu già sai. A me piacciono i ragazzi”. Non sapendo di essere ripresa, la reazione dell’anziana è stata di una naturalezza commovente: “Non c’è niente di sbagliato. Io ti voglio bene da morire. La nonna per te impazzisce”, ha detto la nonna senza pensarci due volte. Pochi secondi di video che mostrano la normalità di un amore, e da cui tutti dovremmo trarre un grande insegnamento.
“Nonna, ti devo dire una cosa importante – ha esordito Pierangelo – a me piacciono i ragazzi”. Lei: “Non c’è niente di sbagliato, io ti voglio bene da morire. Stai tranquillo, la nonna per te impazzisce”. Di una semplicità disarmante, e di una logica inattaccabile. Pierangelo ha raccontato che il coming out in famiglia l’aveva fatto da tempo: “Prima con mia sorella, poi mio fratello, per ultimi i miei genitori, a 16 anni”. Era un ragazzino, mamma e papà si preoccuparono, ma “dopo un inizio un po’ burrascoso poi è andata benissimo”. Mancava la nonna, e il nipote era pressoché sicuro della sua reazione: “Lei a livello mentale è anni luce avanti – ha detto il giovane – più avanti anche dei miei coetanei. Non ha mai giudicato nessuno”. La nonna si chiama Liliana De Pascalis, ha 95 anni, è un’ex insegnante di matematica e fisica. È stata pioniera, nella carriera, “è andata all’università a Messina quando erano poche le donne che potevano farlo”. Ed è pioniera anche adesso, nell’insegnare il rispetto del prossimo.
Nonostante sia palese che i tempi stanno cambiando, che le famiglie e le manifestazioni della propria identità di genere non siano più le stesse del secolo scorso, ancora c’è chi fa fatica ad accettare che un figlio o un amico sia omosessuale. E quando chi ti volta le spalle è qualcuno a te caro, allora la ferita inferta è davvero profonda. Pierangelo ne sa qualcosa: “Al liceo ho avuto qualche problema con i miei compagni di classe, tanto che ho più volte cambiato scuola – ha raccontato a Repubblica –, fino a quando non ho incontrato un’insegnante che un giorno mi ha chiamato fuori dalla classe e mi ha chiesto se fossi gay. Mi fidavo di lei, quando le ho risposto di sì è sbottata. Mi ha detto che dovevo farmi curare, che l’omosessualità non esiste. Arrivò a minacciarmi di dirlo ai miei genitori, che all’epoca non sapevano ancora. Mi mandò in crisi”.
Per fortuna Pierangelo ha ricevuto l’aiuto e la comprensione della sorella, all’epoca l’unica che sapeva del suo orientamento sessuale. Così dopo le superiori si è trasferito a Roma per studiare come truccatore. Oggi Pierangelo è sereno e si dedica ai social, dove parla del suo lavoro e diffonde anche messaggi personali, che servano da incoraggiamento a tutti.
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