Matteo Salvini, in queste ore, si è scagliato contro il reddito di cittadinanza, auspicando che vengano fatte il prima possibile riflessioni che potrebbero portare a una sua abolizione. Un passaggio, andato in scena ai microfoni di Studio24 su RaiNews, che ha attirato ancora una volta critiche a non finire attorno al leader della Lega. Innanzitutto perché proprio il Carroccio era al governo quando il famoso bonus è stato introdotto, assieme al M5S. E poi perché la tesi del leghista non è sembrata particolarmente convincente.
Salvini ha infatti dichiarato: “Dopo un anno e mezzo di Covid va fatta una riflessione sul significato e l’efficacia del reddito di cittadinanza. Perché molti imprenditori, da Nord a Sud, lamentano il fatto che si sentono dire troppi no da coloro ai quali propongono un posto di lavoro perché la risposta è ‘mi conviene tenermi i 500 euro per restare a casa a vedere gli Europei di calcio’”.
Quando dallo studio è stato chiesto a Salvini se, forse, dietro le rinunce non ci fossero semplicemente delle paghe troppo basse, ecco arrivare poi la replica: “No, ci sono dei contratti. Non ci sono gli imprenditori sfruttatori. Molto semplicemente: se tu prendi 600 euro per stare a casa a guardare la televisione e ti offrono 600 euro per andare a fare il cameriere, la soluzione la lascio intuire”. Insomma, a stare a sentire il leader della Lega il reddito darebbe troppi soldi alle famiglie italiane rimaste senza lavoro, rendendo così poco allettanti le offerte di impiego degli imprenditori.
Gli utenti si sono subito scatenati, accusando Salvini di difendere, di fatto, chi offre compensi bassi per lavori stagionali. E ricordandogli come di eccezioni ce ne sono, e parecchie: quando Sammontana ha annunicato di essere alla ricerca di 300 dipendenti per l’estate, viste le buone condizioni offerte, ha subito ricevuto una valanga di candidature. Il leader della Lega, evidentemente, ha però un’altra idea. Per lui a essere sbagliato è semplicemente il reddito di cittadinanza.
Ti potrebbe interessare anche: Berlusconi: “Riforma della giustizia? La sinistra se ne accorge solo ora. I giudici…”