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Sondaggi, allarme centrodestra: a rischio Milano, Napoli e Bologna

I timori, nel centrodestra, erano in realtà presenti da tempo, con la scelta dei candidati cividi per le prossime elezioni amministrative mai così tanto travagliata, segnata da continui bracci di ferro tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E con la paura, serpeggiante, che i nomi alla fine individuati non fossero certo i migliori, soprattutto nelle grandi città. Ora, ecco arrivare le prime conferme, con i sondaggi che circolano nelle segreterie di Lega e Fratelli d’Italia a sancire una situazione di grande difficoltà per la coalizione. L’allarme rosso, insomma, è già scattato.

Sondaggi, allarme centrodestra: a rischio Milano, Napoli e Bologna

Mentre Bologna potrebbe finire a sinistra senza passare nemmeno dal ballottaggio, così come Trieste dovrebbe invece andare subito a destra, a preoccupare sono le rilevazioni su Milano e Napoli, dove il blocco “bruno-verde-azzurro”, come è stato ribattezzato in queste settimane, pare in difficoltà rispetto agli avversari. Nella prima città, il sindaco uscente Beppe Sala è accreditato al 44-48%, con il primario Luca Bernardo al 40-44%. Peggio ancora vanno le cose in Campania.

Stando ai sondaggi, infatti, a Napoli al momento l’alleanza giallorossa di Gaetano Manfredi sarebbe già al 42-46%, staccando così nettamente il centrodestra del pm Catello Maresca, dato al 27-31%. E non mancano preoccupazioni nelle città dove Salvini, Meloni e Berlusconi sono in vantaggio, come a Roma, dove pure la corsa di Enrico Michetti si fa sempre più in salita: in vantaggio più che altro per la frammentazione dell’area di centrosinistra, il candidato sindaco rischia infatti brutte sorprese al ballottaggio in caso i voti dei vari Raggi, Calenda e Gualtieri si sommassero.

A Torino, allo stesso modo, l’imprenditore Paolo Damilano parte sì favorito (42-46%) ma lo sfidante Stefano Lo Russo non è lontano (39-43%) e la Cinque Stelle Valentina Sganga potrebbe fare la differenza in caso di arrivo al ballottaggio, visto che è accredita tra l’8 e il 12%.

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