Un papa decisamente fuori dagli schemi, Francesco, che fin dall’inizio del suo pontificato non ha mancato di stupire, spesso piacevolmente, i fedeli con atteggiamenti semplici, più vicini alla normalità di un comune cittadino che alla regalità alla quale certi suoi predecessori ci avevano abituato. Ultimo episodio è quello avvenuto nelle scorse ore, quando Bergoglio ha interrotto l’udienza generale in anticipo, durante i saluti finali, per rispondere al telefono.
Francesco ha preso in mano il telefono da un suo assistent e, prima di assentarsi per qualche minuto, si lasciato immortalare dai presenti intento a gesticolare animatamente durante la conversazione. Poi ha fatto ritorno nell’Aula Poalo VI per concludere i saluti interrotti, scatenando però la curiosità della stampa che si è subito scatenata per capire con chi stesse parlando il Santo Padre.
Come riportato da Repubblica, in realtà la chiamata arrivava dalla Segreteria di Stato e il misterioso interlocutore di Papa Francesco era l’arcivescovo venezuelano Edgar Peña Parra. Una chiamata attesa da Bergoglio, anche se forse le tempistiche lo hanno un po’ sorpreso. Evidentemente, però, il contenuto era talmente importante da non poter rimandare la conversazione.
D’altronde i fuoriprogramma sono all’ordine del giorno nel papato di Francesco, sempre attento a non mostrarsi troppo lontano dai fedeli. “Dobbiamo essere normali” aveva detto non a caso il pontefice già nel 2013, poche settimane dopo l’elezione al soglio di Pietro, rivolgendosi ai giornalisti durante il volo che lo riportava a Roma dal Brasile. Un impegno che può dirsi decisamente mantenuto.
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