Il governo guidato da Mario Draghi sembra deciso a dare l’accelerata decisiva al green pass. Lasciapassare verde che dovrebbe dunque essere esteso presto a tutti i lavoratori, del pubblico e del privato. Una direzione che sembra ormai presa dall’esecutivo. E alla quale dovrebbe giocoforza adeguarsi anche il leader della Lega, Matteo Salvini. Troppi infatti i ‘mal di pancia’ all’interno del Carroccio contro la linea ‘no green pass’ tenuta finora dal segretario.
La data da segnare sul calendario è quella di giovedì 16 settembre. In quell’occasione arriverà in consiglio dei Ministri un nuovo decreto che estenderà l’uso del green pass ai dipendenti della pubblica amministrazione. Dopo quelli di sanità e scuola, toccherà a organi istituzionali, agenzie fiscali, enti culturali, federazioni sportive, fondazioni, istituti di ricerca ed enti di previdenza. Il muro alzato da Matteo Salvini negli ultimi giorni è quindi servito solo a rallentare la massiccia estensione del green pass. Anche al lavoro privato.
E, a questo proposito, il ministro leghista allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, conferma che “estendere il lasciapassare a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione”. Infatti, prosegue, “l’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti”. Insomma, secondo Giorgetti, così come per gli altri ‘colonnelli’ leghisti, “si andrà verso un’estensione senza discriminare nessuno”.
Il provvedimento che Mario Draghi si accinge a firmare dovrebbe entrare in vigore tra il 10 e il 15 ottobre. Questo per dare il tempo a tutti di vaccinarsi e di ottenere l’agognato lasciapassare verde. Non è ancora certo che riguarderà anche i lavoratori del settore privato. L’intenzione del governo sarebbe quella di introdurre un super green pass già con il decreto di giovedì. Ma alla fine si potrebbe procedere gradualmente.
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